giovedì 20 gennaio 2011

Silvio Berlusconi e l’atto di dolore che non c’è.

Sul Corriere della Sera di oggi ci sono ben undici pagine dedicate interamente all’affaire Berlusconì. Neanche un monarca avrebbe avuto tanto spazio sul giornale più venduto d’Italia. Siamo letteralmente nauseati da questo tema e riteniamo inaccettabile la punizione data ai lettori dal Direttore della testata. Qui il bersaglio del fango non sono né Berlusconi, nè i giudici, né l’opposizione. I veri bersagli siamo noi, poveri lettori, costretti a subire questa cloaca di notizie e avvenimenti, a cui ci viene sbattuto in faccia un’altissima densità di parole per centimetro quadrato del quotidiano senza poter fare nulla per evitarlo. A Berlusconi diciamo con franchezza che faccia un passo indietro perché tra i due contendenti è lui che dice le bugie. Per esempio, il cattolico Berlusconi che viene immortalato mentre prende l’ostia consacrata in chiesa quando si è confessato dei suoi peccati, dovrebbe spiegare come sia possibile conciliare la sua vita orgiastica con l’atto di dolore detto al confessore. Ricordiamo che questa preghiera dice testualmente: “Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati […] Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato[…]”. Dunque Silvio Berlusconi, il cattolicissimo autore del family day ricevuto dal Papa in S. Pietro con accanto la seconda moglie con veletta nera, è la stessa persona che con le sue festicciole, non proprio da chierichetti, ha violato il proposito di non peccare più e ha mentito sul fuggire tutte le occasioni “prossime al peccato”. E per contro che fa? Ti organizza non uno, ma decine di festini e invita non delle crocerossine ma delle emerite prostitute, tra cui una minorenne, violando la norma del pentimento in confessionale di non peccare mai più. Se gli è rimasta una sola briciola di dignità si dimetta immediatamente chiedendo perdono e sappia che nessun parroco potrebbe assolverlo di nuovo. Che senso ha chiedere perdono quando poi si reitera l’offesa a Dio e ripetutamente? Per questi motivi noi crediamo che Berlusconi si sia deliberatamente messo fuori dal recinto della Chiesa Cattolica e quest’ultima dovrebbe condannarlo chiaramente. Se non è così, allora l’intera Religione del Vaticano non è una cosa seria. Punto e basta.

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