martedì 6 dicembre 2011

Tutti contro tutti, pronti a sfruttare vantaggi per il proprio orticello.

I sindacati CGIL e CISL-UIL si dividono tra loro (come sempre) e fanno sciopero contro il governo Monti. L’Idv di Di Pietro di divide (come sempre) dalla maggioranza e vota contro il governo Monti. La Lega Nord si divide (ancora una volta) dal suo ex alleato Berlusconi e vota contro il governo Monti. L’estrema sinistra (come sempre) si divide dal riformismo del PD e va contro il governo Monti. La Fiat si divide dalla Confindustria e impone un contratto vantaggioso (come sempre) alla sua azienda e va contro i sindacati e i lavoratori. Insomma, tutti si dividono tra di loro per ottenere piccoli vantaggi contingenti e non aiutano il governo Monti a migliorare la manovra con pochi e mirati emendamenti al testo del DL. Nessuno ha fiducia negli altri, tanto che per coprirsi le spalle viene invocato da Berlusconi e Casini il voto di fiducia. Ma così si impedisce la possibilità che il testo possa essere migliorato con pochi ma significativi emendamenti a favore della crescita e per smorzare alcuni effetti iniqui della manovra. Un solo suggerimento. Perché non si aumenta di qualche punto in più il prelievo sui capitali dello scudo fiscale per aumentare la soglia di perequazione delle pensioni più basse fino ad almeno quattro volte il minimo? Fra tutti, però, il più meschino è Di Pietro. Fa l’inflessibile, dimenticando che è colpa sua la scelta di quel tale Scilipoti, nominato in Parlamento proprio da lui, che ha mantenuto in vita il governo Berlusconi per più di un anno.

1 commento:

Mitra ha detto...

Questo è purtroppo il carattere degli italiani!
Sono molto bravi a badare ai propri bisogni e necessità, ma poco inclini a pensare alle necessità di tutti, ciò accade a tutti i livelli.
"BASTA OSSERVARE I COMPORTAMENTI PER CAPIRE LE INTENZIONI".

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