giovedì 30 agosto 2012

Paradossi civili e rispetto mancato.


Il Corriere della Sera di oggi pubblica la notizia che un notaio donna dello Stato di San Paolo in Brasile ha riconosciuto a un uomo e a due donne il diritto di costituire “un’unione stabile degna di riconoscimento formale” in materia di diritti civili. In breve, il terzetto ha ottenuto il riconoscimento perché ha vissuto sotto lo stesso tetto per tre anni dividendo le spese. Continuando di questo passo il Brasile diventerà l’unico paese emergente che innova e modifica gli ordinamenti tradizionali fino a produrre delle conseguenze deliranti e aberranti sulla morale e l’etica. Probabilmente tra poco ci sarà un altro ufficiale civile che riconoscerà l’unione tra “due uomini e una donna” con tutte le conseguenze rovinose del caso. Il Brasile è un grande paese emergente che ha un’idea un po’ strana dell’innovazione e del cambiamento mentre ha idee chiarissime sul diritto di asilo politico. Pensate che il Brasile è l’unico paese dove un terrorista pluriomicida italiano condannato all’ergastolo (tal Cesare Battisti) ha ricevuto asilo politico l’ultimo giorno in cui l’ex Presidente Lula è rimasto Presidente con i pieni poteri prima di passarli al suo successore l'attuale Presidente Dilma Rousseff. Lula ha permesso così a un assassino italiano, che ha ucciso quattro persone per motivi terroristici, di scorazzare per le città brasiliane come se avesse fatto una semplice birichinata. Peggio di così non si poteva offendere il diritto alla vita dei quattro assassinati. Che tempi!

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