lunedì 18 febbraio 2013

Se non è il circo Barnum poco ci manca.


Come era prevedibile la campagna elettorale è diventata un circo. Quasi tutti i candidati si esibiscono come i clown nelle arene, facendo promesse da marinaio per accalappiare gli elettori. Il maestro è Berlusconi ma gli altri non scherzano. Coccolano cani, propinano battute e, soprattutto, non danno fiducia perché promettono ma non mantengono e non citano mai dove prenderanno le risorse per fare la tal cosa. Tutti si sono dotati di esperti della comunicazione e addirittura di truccatori, perché si presentano non come sono realmente ma come vorrebbero che fossero e barano, barano spudoratamente. Lo si vede da chilometri di distanza. Sperano nell’effetto alone, per produrre negli elettori la sensazione di essere riconoscibili per le proposte shock che hanno lo scopo dell’accalappiamento. Promesse che sono fandonie, ovvero falsità non controllabili in via predittiva, per niente credibili se si possiede un minimo di razionalità e di psicologia degli imbroglioni. Proposte compiacenti per attirare l’elettore ingenuo e manipolatori della realtà, con idee e cifre affermate senza poter essere controllati e, soprattutto, una campagna elettorale tutta davanti alla tv, fatta in salotti più o meno ovattati. Ma l’aspetto più bizzarro è che non vogliono confrontarsi nella stessa tv fra di loro. Si presentano alle elezioni ma non vogliono fare confronti televisivi. Il giornalista Mentana dice: "Il confronto tv non si farà perché Monti lo farebbe solo con Bersani e Berlusconi, Bersani solo tra tutti e sei e Berlusconi solo con Bersani". Ecco come si presenta questo paese: sta ponendo le premesse per farsi spernacchiare dall’Europa all’indomani delle elezioni se non uscirà chiaramente una maggioranza. E perché? Perché tutti, veramente tutti, non hanno voluto cambiare il sistema elettorale“porcellum” da loro stessi definito una porcata.

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