domenica 24 febbraio 2013

Ultima volta.


Oggi si vota. Qualcuno ha detto: finalmente! Ma siamo proprio sicuri che con il voto di oggi e di domani cambierà qualcosa? A sentire tutti i candidati c'è da avere forti dubbi. Abbiamo assistito a una specie di cambiamento antropologico nei soggetti della politica: chi è sempre stato sobrio è improvvisamente diventato estremista e chi è sempre stato radicale è diventato moderato. Un esempio per tutti. Mario Monti che sembrava il "pio bove" e Rosy Bindi che sembrava "santa Chiara" hanno dato il peggio di loro dando del cialtrone ad altri; mentre Giorgia Meloni dalle bacchettate filofasciste è passata alla moderazione peggio di Suor Paola. In questi due mesi abbiamo visto il peggio del paese in azione su tutti gli schermi tv. Tutto ciò che non avreste voluto mai ascoltare è stato urlato: dalle parolacce alle battute sessiste del "lei viene? quante volte?". Insomma, c'è da essere sdegnati non solo dei nostri connazionali che improvvisamente sono diventati tutti populisti ma soprattutto da coloro che li dovrebbero rappresentare. Mai come in questi casi vale la massima di Ennio Flaiano: “gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore”. Volgarità, promesse da marinaio, spacconate, meschinità, esibizionismi, insomma tutto un campionario “del pessimo” da fare orrore al più nazionalista dei tifosi di calcio. Oggi sul CdS Sergio Romano dice delle cose giuste. Afferma che una seria campagna elettorale avrebbe dovuto essere svolta all’insegna “del confronto, della spiegazione dei programmi e del bon ton”. Invece è stato tutto il contrario. Possibile che noi italiani siamo messi così male? Questa è l’ultima volta che crediamo di poter cambiare. O questa volta cambia qualcosa sul serio oppure non ha più senso parlare di democrazia e di dovere civico del voto, compreso a quel comico dalle sparate spaziali, che sta facendo di tutto per sfruttare la crisi di molti di noi che viviamo in questa pessima società. A ridateci gli Etruschi.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Il frutto avvelenato della stagione che, speriamo sia passata, è questo. Abbiamo ricevuto in eredità una classe politica di livello mediocre la colpa ? Inutile arrampicarsi sugli specchi, la colpa è nostra, della nostra, poca, educazione civica ed etica, della nostra abitudine a dividerci tra guelfi e ghibellini, non certo, come lei scrive, dice Flaiano. Non è il nostro un carattere simile, anche se in passato questo è accaduto, se ci si ferma ai luoghi comuni i Romani consideravano i Germani un popolo di sottosviluppati e, forse giustamente, traditori. Noi siamo gli artefici del nostro destino, se chiudiamo, e lo abbiamo fatto, gli occhi davanti ai numerosi episodi di malcostume, insofferenza, ignoranza, incompetenza, se chiudiamo gli occhi davanti a questo allora non chiediamoci perchè ! Una bella frase di Kennedy, "non chiedere quello che può fare il Paese per te, chiediti quello che puoi fare te per lui" ! Noi però siamo alla frase di anni or sono quella che chiudeva le trasmissioni di calcio, se la tua squadra ha vinto bevi Stock se ha perso consolati con Stock. Ecco beviamo il brandy ! Quello della demagogia della improvvisazione e dei parvenù !

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