venerdì 3 gennaio 2014

Critici ridicoli e inaffidabili. (seconda parte)


Questa mattina abbiamo letto, nel post di ieri del 2 gennaio, il commento anonimo di un Signore che consideriamo interessante e meritevole di una risposta articolata. La mettiamo in forma di lettera aperta. Il testo del commento lo si trova nella pagina dei commenti, al terzo posto.

Caro Anonimo,

intanto grazie del commento. Cercherò nei limiti del possibile di rispondere brevemente. Iniziamo dall’«errore» che io avrei commesso nel leggere i due quotidiani da lei citati. L’ho già detto altre volte su questo blog: io non leggo né La Repubblica né, a maggior ragione, L’Unità per il semplice fatto che sono abbonato da decenni al Corriere della Sera e non sono iscritto a nessun partito. Dunque, se sono responsabile di essere politicamente schierato prenda atto che non è quella la fonte a cui riferirsi per catalogarmi in uno o nell'altro schieramento. Aggiungo che sono sempre stato un acceso avversario della sinistra e delle sue idee estremiste tanto da dover subire più di una volta accuse di essere un conservatore della peggiore specie. Ovviamente non sono di destra e per nulla al mondo della berlusconiana Forza Italia, che a mio avviso è un sinonimo di partito aetico che cura gli interessi di Silvio Berlusconi. Non sono neanche un qualunquista perché la mia deformazione professionale mi porta a ragionare secondo il "principio dei minimi errori". Cioè il mio voto lo darò sempre a colui che potrà commettere il minor errore. Non sono così stupido da non andare a votare facendo decidere gli altri al posto mio, nè essere preso all’amo dal populista di turno. Tra le tante cose io non sono nemmeno un giornalista che ha accesso a fonti e notizie indipendenti. Mi debbo fidare di quanto dicono il CdS in veste cartacea e dei giornali on-line più accreditati. Comunque, non è colpa mia se essi hanno sbagliato a dare delle percentuali errate: non 12% ma 2,8%. Rimane il fatto che il valore assoluto di 10 milioni di televisori accesi è corretto. Riconosco pertanto che la sua critica su questo particolare elemento è giusta ma limitata solo alla percentuale. Ma io non potevo fare altrimenti. L’alternativa era parlare del nulla. In ogni caso il problema non è tanto l’ordine di grandezza della percentuale quanto, a fronte di una aspettativa di bassissimo ascolto, la sostanziale tenuta. Le ricordo che mai nella storia della Repubblica si era vista una simile concentrazione di fuoco e il boicottaggio dichiarato contro il discorso di un Presidente della Repubblica. Se poi la notizia della percentuale errata dovesse essere considerata un indice di faziosità, mi creda, il valore che mi attribuisco sarebbe molto basso. In un intervallo da 1 a 100 lo quantificherei non più di uno! Ma entrambi sappiamo bene che il motivo che l’ha portata a scrivere sul mio blog il suo stimolante commento non è la percentuale di ascolti. Lei, dica la verità, si è irritato per la mia decisione di includere il nome di Grillo e del suo M5S nel girone dantesco dei dannati, nel quale si trova in pessima compagnia con Berlusconi e Salvini. Questo è il vero problema e la posta in palio. Lei sa bene che le cose stanno proprio così. Qui si sta giocando non una, ma la partita per la sopravvivenza, perchè alle prossime elezioni il pericolo che corre il padrone del M5S è quello della sua emarginazione per scarso consenso. Grillo corre il serio rischio di fare come i gamberi e di passare dal 25% circa di consenso attuale, non al 51% come spera, ma al 10% circa. Si tratterebbe della più grande cura dimagrante di consenso della storia della Repubblica di un partito o movimento, tale da renderlo inoffensivo nel prossimo Parlamento. Io posso essere accusato di essere cieco nel non avere controllato la validità della stima degli ascolti ma lei mostra di essere non solo cieco nelle idee di politica nazionale ma anche sordo al fatto che si rifiuta di comprendere che Grillo dall’inizio della legislatura ha preso solo cantonate. Grillo all’indomani dei risultati delle ultime elezioni avrebbe dovuto, a mio parere, fare una sola cosa: permettere al mediocre Bersani di fare con il suo concorso quella rivoluzione politica nel campo delle riforme che tutti si aspettavano facesse. Era necessario chiudere definitivamente il ciclo del berlusconismo mediante una rivoluzione politica, culturale, civile e, soprattutto, educativa. Educare il popolo che si poteva essere onesti in politica era a parere di chi scrive il mandato ricevuto dai suoi elettori. Invece, con le sue denunce esagerate e insensate - imbevute di un vuoto populismo mediocre e anomalo - ha permesso non solo la sopravvivenza di Berlusconi come leader ma anche la formazione del "governo delle larghe intese" che io non ho mai digerito ma che è stata l’unica risposta possibile per non andare alle elezioni e rischiare di ottenere un risultato fotocopia. Grillo e solo Grillo è responsabile di ciò. Possibile, mi chiedo, che un leader che ha generato tante aspettative di giustizia, di equità e di necessità di riforme - che andassero incontro alla sete di onestà e di correttezza delle gente - non abbia compreso questo fatto così elementare? Non si può chiedere di avere il 51% se almeno non si è iniziata l’opera di ricostruzione morale, etica ed educativa dello Stato. Tra le tante cose con un programma di governo riformatore il Pd avrebbe senz’altro accettato di eleggere Rodotà Presidente della Repubblica!
Lasci perdere poi l’ingenuo e inutile tentativo di utilizzare alcune parole della presentazione del mio blog dove si parla del disprezzo per i disonesti. Qui di disonesto politicamente c’è solo stato il rifiuto netto di Grillo di fare con Bersani un governo del cambiamento. Il disprezzo è per coloro che hanno la possibilità di cambiare la storia della politica italiana e invece l’hanno gettata alle ortiche. In ogni caso non parlerò mai male dell’attuale Presidente della Repubblica Napolitano (con la enne maiuscola) perché è molto probabile che avrà commesso qualche peccatuccio veniale ma non mortale. Estrema destra ed estrema sinistra, Lega Nord, Pdl (adesso Forza Italia), Pannella, Magistratura palermitana, Travaglio e tanti altri hanno fatto di tutto per incastrarlo. Non ci sono riusciti. Questi Signori (con la esse maiuscola) che lei difende tanto nella guerra contro Napolitano sono coloro che hanno commesso il peccato mortale. Non saprei definire diversamente il fatto relativo all’aiutino dato da Grillo a Berlusconi di avere imposto il governo delle "larghe intese" e conseguentemente di avere salvato Berlusconi dalla definitiva scomparsa politica. Mediti su chi ha rovinato l’Italia in questi mesi: io con la mia falsa percentuale o Grillo con la sua stupidità di avere permesso che non si cambiasse nulla nel modo di governare l’Italia?
Grazie del suo commento.

P.S. Scrivere il nome giorgio, come ha fatto lei volutamente con l’iniziale minuscola non sarà nel mondo della comunicazione telematica una mancanza di riguardo nei confronti del Presidente della Repubblica. La mancanza di riguardo in questo caso è di pertinenza della sua sola coscienza civile e solo di questa. Il fatto è che la mancanza di riguardo è anche mancanza di stile della persona che scrive di politica, come ha fatto lei quando si è rivolto a un estraneo come me. Non le voglio imporre nulla, sono fatti suoi. Ma, per rispetto allo stile (oltre che alla Grammatica con la G maiuscola) io non la posso politicamente prendere sul serio perché lei non mostra di essere all’altezza di saper dominare le sue passioni politiche utilizzando effetti di provocazione così grossolani contro il Presidente della Repubblica. Al contrario, io quando mi riferisco a Berlusconi, nonostante non lo possa soffrire, non solo scrivo il suo nome correttamente, con la B maiuscola, ma addirittura lo chiamo anche Signore (con la esse maiuscola). Perché se è vero come è vero che lui è un mio avversario politico, io devo dimostrare di essere all’altezza di poter essere considerato un suo avversario politico. Te capì? E lo dico a uno come lei che scrive testualmente : il discorso del beppe.

6 commenti:

Giancarlo ha detto...

Un lungo periodo, ma metabolizzato a "dovere" .

Gallico ha detto...

La risposta mi sembra logica, ma mi nasce un dubbio che ci sia un accordo nascosto tra Berlusconi e Grillo per rendere difficile il governo del PD e contemporaneamente salvare il culo al cavalier pompetta.
E' da quando è iniziata questa "telenovela", dopo le elezioni, che vedo duri e sprezzanti epiteti di ogni specie indirizzati al partito democratico contro blandite invettive poco feroci contro Berlusconi e pdl (responsabile di maggior peso dello sfascio del paese).
Ci deve essere una spiegazione!
Come ci deve essere una spiegazione nel rifiuto di 5 stelle ad allearsi col pd per fare il governo, piuttosto che continuare a "SOBILLARE" il popolo.
Questo MARASMA politico non giova a nessuno perchè il paese continua a subire le conseguenze delle incapacità dei politicanti; tra BUFFONI, COMICI ed INETTI, la crisi morde ancora di più e sopratutto i più deboli.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace contraddirvi su un punto, nel suo discorso un punto è condivisibile da tutti, tutti quelli che hanno a cuore un cambiamento dell’Italia, nel discorso di Grillo un passaggio sublima tutto il pensiero del movimento: noi non vogliamo il vostro voto, vogliamo che ci accompagniate, che ci sosteniate; il Movimento vuole la partecipazione, non la delega. Se non vi sta bene non lamentatevi che siete senza lavoro, senza soldi e senza futuro. Se continuate a votare chi ha sfasciato l’Italia mettetevi in un angolo e non rompete le balle. Purtroppo questo nesuno lo ha detto ma era il punto focale del discorso di Grillo. ciao
Postato giovedì, 2 gennaio 2014 alle 17:24 da ToniLa trasformazione di un’idea generica, d’una concezione del mondo esattissima, in una
comunità di credenti e di combattenti delimitata con precisione, rigidamente organizzata, una di
spiriti e di volontà, è il compito più importante: perché solo dalla esatta soluzione di questo
problema dipende la possibilità della vittoria. A tal fine è necessario che dall’esercito di milioni di
uomini aventi, in modo più o meno chiaro, il presentimento e, in parte, la comprensione di queste
verità, esca un, uomo. Quest’uomo dovrà, con forza apodittica, con le ondeggianti idee dell’ampia
massa foggiare granitici principii e condurrà la lotta per realizzarli fin quando, dalle onde d’un
libero mare d’idee, si elevi la bronzea rupe d’un’unitaria comunanza di fede e di volontà.
Il diritto, comune a tutti, di agire così è fondato sulla sua necessità; il diritto personale è fondato
sul successo.
Egregio signor Toni questo è un passaggio di un libro scritto negli anni 20.che la dovrebbe far molto riflettere sulla sua considerazione riferita al movimento 5 stelle “nel discorso di Grillo un passaggio sublima tutto il pensiero del movimento: noi non vogliamo il vostro voto, vogliamo che ci accompagniate, che ci sosteniate; il Movimento vuole la partecipazione, non la delega.”e proprio questo passaggio il più inquietante perchè in un certo qual modo e lo stesso del passaggio del libro che le ho citato io dal titolo ADOLF HITLER la mia battaglia pubblicato nel 1925.per il bene suo e del nostro paese ci faccia una riflessione e le consiglio di leggere quel libro e vedrà che troverà moltissime analogie al pensiero di beppe grillo.solo che lui le usa con sfumature moderne .distinti saluti
Postato giovedì, 2 gennaio 2014 alle 23:38 da giuseppe
a buon intenditore poche parole giuseppe

Zeno ha detto...

Caro Anonimo,
scusi il bisticcio di parole ma è possibile che io confonda lei Anonimo (di questo post) con l'altro Anonimo (dell'altro post) che è poi l'Anonimo al quale riconoscere la ragione di questo post. Nell'ipotesi che i due Anonimi siate la stessa persona, cercherò sinteticamente di rispondere al suo ultimo commento. Premesso che io non ho alcuna intenzione di convincere nessuno, nè di chiedere il voto ad alcuno e, a maggior ragione, di giustificare il mio voto per qualcuno, credo che il problema della nostra incomprensione sia dovuto a una visione differente che abbiamo della società nella quale viviamo. Lei mi parla del "sublime pensiero" di Grillo in cui chiarisce che non vuole voti ma adesioni. Vuole partecipazione e non deleghe. Ecco, appunto. Grillo non vuole deleghe. Ma il sistema parlamentare in cui noi viviamo e operiamo, cioè la nostra Costituzione, dice esattamente il contrario. Dunque, se non ho capito male voi siete contro la Costituzione perchè non le riconoscete il diritto alla delega. Ma allora siete in confusione totale, perchè non si comprende la ragione per la quale vi presentate alle elezioni nazionali, regionali e comunali se non volete voti che invece sono deleghe di rappresentatività. E che cosa ha a che fare questo discorso con il fatto che se uno non è d'accordo con Grillo "non deve rompere le balle", come lei afferma con una disarmante e sprovveduta inadeguatezza? Se non volete voti e, dunque, parlamentari che ci siete venuti a fare in Parlamento? Il fatto è che cominciate a comprendere di essere in gravi difficoltà nella relazione con gli elettori. Fatto più grave è che avete cominciato a percorrere la parabola di discesa del successo elettorale. Vedrete che farete la fine della Lega Nord. Tanto, in molti punti la pensate allo stesso modo. Contenti voi ...

Anonimo ha detto...

signor Zeno io non sono il primo anonimo.le ho messo a confronto uno scritto di un grillino (toni)e la mia risposta(giuseppe). il senso della citazione del libro di Hitler che e stato pubblicato in realtà nel 1934 si riferisce al fatto che non accetto e che non accetterò mai il totalitarismo. Perchè colui che chiede la maggioranza assoluta vuol dire a mio modesto parere che non accetta le regole della democrazia. cambiare si può ,si deve, ma non ergendo il salvatore e i suoi discepoli. in una società complessa si devono trovare convergenze e soluzioni tra le vari componenti .la costituzione tramite i delegati cioè i parlamentari eletti nei partiti o movimenti rappresentano le istanze del popolo sovrano .politica con la p maiuscola vuol dire sedersi mettere sul tavolo le proprie idee e trovare una soluzione quanto più giusta per la soluzione dei problemi.giuseppe

Zeno ha detto...

Caro Giuseppe,
grazie della precisazione e del commento. Il suo intervento sono sicuro ha migliorato la comprensione del dibattito.
Continui a seguirci in futuro. Saluti

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