domenica 21 novembre 2004

Fondamentalismi, persecuzioni e diversità degli sport.


Diciamo la verità: il caso Buttiglione è preoccupante. Potremmo definirlo “una brutta vicenda”. Ma non basta. Preoccupa l’obbligo ideologico nella vicenda da parte degli “azzuffanti”. Pensano tutti di avere ragione. A parte il fatto che la “ragione” in casi come questo non esiste, chi dovrebbe giudicare l’attribuzione della ragione a uno o l’altro dei duellanti: il perseguitato o il persecutore? I fatti raccontati con una metafora sono i seguenti. Un Signore sbagliato, viene indicato a svolgere un lavoro sbagliato tolto a una persona giusta, ben voluta da tutti. Ma affinché il Signore sbagliato che non avrebbe dovuto essere indicato a quel lavoro sbagliato (perché il lavoro giusto non era a Commissario dei Diritti, delle Libertà e della Famiglia ma a Commissario per la Concorrenza) possa svolgere il lavoro giusto è necessario che superi un esame giusto che gli sarà fatto da persone sbagliate. Cosa succede alla fine? Il Signore sbagliato, che ripetiamo non avrebbe dovuto essere indicato a quel lavoro, con le sue risposte produce tre conseguenze. La prima. Viene discriminato. E’, cioè, oggetto di una persecuzione bella e buona e destinatario di una odiosa discriminazione per le sue idee, perché cattolico, perché integralista, perché seguace della religione del cattolico Pontefice. Non ci sono dubbi su questo. Chi non lo riconosce è un bugiardo. Non si può dire che si è inadatti ad un ruolo quando lo si decide per le sue idee. Non si giudica una persona per quel che quella persona crede, ma per quel che quella persona fa. E’ come dire che io non sono un medico perché tifo per la squadra avversaria di quella del mio esaminatore. In Europa, attualmente, tira una brutta aria per tutti quelli che la pensano da cattolici. Gli europei del nord perdonano tutto, tranne che essere cattolici (si veda la lunga querelle Irlanda del Nord contro Irlanda del Sud). La seconda. Presuntuoso e bigotto com’è, il Sig. Buttiglione sbaglia clamorosamente le risposte all’interrogazione. E’ come se a uno studente liceale si chiedesse cosa dice il 2° principio della termodinamica e la risposta fosse che la cultura scientifica è erronea e, qualunque cosa affermi il principio in esame, l’unica risposta valida è che “Amleto è il protagonista di una tragedia di Shakespeare”! Fate voi se questa è una risposta opportuna. La terza. A fare l’esame sono stati chiamati “professori” inadeguati. L’inadeguatezza della Commissione d’esame non nasce dalla impreparazione nozionistica dei Commissari. Nasce dalla incapacità dei Commissari d’esame ad essere imparziali, senza pregiudizi, sereni, e onesti intellettualmente. Come è mai possibile che un fazioso tifoso della squadra di calcio della Roma possa fare domande intelligenti e oneste a un analogo tifoso della Juventus o di un’altra squadra su una partita giocata da entrambe le squadre? Pensateci un attimo. Come si sarebbe potuto evitare lo squallido fattaccio in cui tutti i contendenti hanno perduto? Semplice. Era necessario cambiare sport. Invece di una squallida partita di calcio con tronfi e spocchiosi giocatori di calcio era necessario giocare una divertente e piacevole partita di rugby. Capito la metafora?

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.