sabato 6 novembre 2004

Mascalzoni e politici collusi nel meridione d’Italia: una piaga inestirpabile.

I gravissimi fatti di Napoli, ma di decine e decine di fatti analoghi che accadono nell’intero meridione, e l’impossibilità di estirpare il "tumore camorra" incancrenito nel tessuto civile della società italiana impongono una riflessione che chiarisca una volta per tutte la delicata questione del fenomeno dilagante della criminalità in Campania. Si tratta del fatto che ormai è evidente che il problema della sicurezza della vita degli abitanti napoletani va oltre gli schieramenti politici. E’ noto che da diverse legislature sia il potere regionale, sia quello comunale si trovano nelle mani della sinistra. Pertanto, non è possibile accusare la destra di collusione col potere camorristico proprio per la semplice ragione che è la sinistra che governa quelle istituzioni. Dunque, l’equazione che la sinistra ha strumenti migliori della destra non vale, per il semplice fatto che quest'ultima ha mostrato l’incapacità di controllare il fenomeno delinquenziale. Viceversa, è evidente che il fenomeno è trasversale e coinvolge le manchevolezze tanto della sinistra, quanto della destra. Si può dire che cade un mito, il mito cioè che la destra è collusa col potere camorristico (e probabilmente in molti casi è vero), ed è incapace di risolvere il problema mentre, la sinistra no! I fatti confermano l’ipotesi che non è questione di schieramento politico. La conclusione è drammatica: il potere politico in Italia (di sinistra e di destra) è incapace di assicurare alla giustizia i delinquenti che ammazzano la gente. Come mai? Due semplici note a margine dei fatti. La prima. E’ evidente che la questione non si risolve solo con misure restrittive. E’ necessario partire dalle scuole e dalla società civile costringendo tutti a schierarsi contro le organizzazioni criminali. Quando diciamo che è necessario costringere la gente a schierarsi intendiamo dire che è necessario convincere la gente a collaborare con la polizia. La seconda. L'anello debole del fenomeno è la magistratura. La ragione è che essa non è più in grado di condannare con certezza alla pena detentiva il mascalzone di turno perché il potere politico ha stravolto il codice penale rendendolo pieno di buchi tanto da essere stato reso inefficace. Dopo pochi anni ergastolani e pluriomicida escono dalle patrie galere con le più assurde delle motivazioni. Questo non dovrebbe essere più consentito! Dunque, il governo attuale ha la responsabilità politica esplicita di aiutare i criminali della camorra, della mafia e delle altre organizzazioni criminali perché non introduce pene certe e sicure nel codice penale. Finchè il governo non interviene in questo senso, l’impunità per i delinquenti è assicurata. Ma perchè i rappresentanti dell’attuale maggioranza dovrebbero sentirsi colpevoli? Semplice: perchè finora non hanno cambiato le norme del codice penale. Anzi. Sono stati loro, con il loro falso e ipocrita concetto di depenalizzazione delle leggi, a introdurre i buchi normativi. Volete una prova? Qual'è l'unico governo in Europa che non ha ancora approvato il mandato di cattura europeo? Indovinate e saprete il perchè. Questo governo di centro-destra non è scusabile e porterà sempre il marchio della connivenza (diretta o indiretta) con la malavita. A meno che .... non cambino le leggi. E subito. Ma qualcuno ha detto che quando si parla della magistratura che deve produrre sentenze o del governo che deve legiferare per inasprire le pene previste dal codice penale, allora vale la regola che: "Le leggi sono come le ragnatele: abbastanza forti per catturare i deboli, troppo deboli per trattenere i forti". Ed è vero.

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