Berlusconi raddoppia: con la finanziaria si fa un doppio regalo, a se stesso e agli amici.
E’ sempre antipatico fare i conti in tasca alla gente. In politica invece è normale. In fondo, si tratta di analizzare come viene distribuito il reddito in una grande famiglia nel caso in cui il percettore dell’unico reddito (entrate) è il capofamiglia che dovrà decidere le spese da sostenere (uscite). Le cose si aggravano quando contemporaneamente il capofamiglia non solo percepisce un reddito inferiore agli anni precedenti, ma prevede addirittura delle uscite superflue, tanto che volerle giudicare voluttuarie si rischia di apparire generosi. Ecco i due fatti.
Il capofamiglia è ovviamente il Presidente del Consiglio. I suoi amici politici, Forza Italia e Lega Nord soprattutto, stanno facendo a gara per giustificare un provvedimento vergognoso che è quello di regalare al cittadino super-ricco Silvio Berlusconi, qualcosa che si avvicina agli 800000 € di sgravi fiscali. Insomma, il politico Berlusconi si è stufato di essere da quasi quattro anni al potere e di non avere avuto ancora regali dallo Stato. E, dunque, ecco il regalo atteso, ottenuto con le aliquote fiscali. Complimenti Sig. Presidente. Noi cittadini normali, anzi poveri, saremmo curiosi di sapere cosa farà con questo piccolo surplus. Il suo ineffabile collaboratore Bonaiuti ha detto che Lei devolverà la cifra in beneficenza. A chi? Le pare serio togliere soldi allo Stato per versarli in “beneficienza”? Secondo fatto. Nel collegato alla finanziaria si scopre che un bel pacchetto di milioni di euro, per la precisione 720 milioni, stanno per “prendere il volo” per un altro regalo che Lei intende fare al suo caro amico russo Putin. Si tratta di soldi pubblici stanziati per ripulire sottomarini nucleari e armi chimiche russe. Scusi Sig. Presidente del Consiglio, e le scorie radioattive italiane che aspettano da più di 20 anni che fine hanno fatto?
Certo che a seguire il lupo, si rischia di fare la fine dell’agnello a Natale. Con questo Presidente del Consiglio ogni mese c’è una novità. In peggio!
martedì 2 novembre 2004
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