venerdì 23 maggio 2008

Attriti diplomatici e verità scomode tra Italia e Spagna.

Per una settimana intera, in maniera martellante, la Spagna è stata protagonista sui media italiani di dichiarazioni vivaci e pungenti di razzismo rivolti alla politica dell'immigrazione del nostro paese. Prima il Vice Premier Maria Teresa Fernández de la Vega, poi il Ministro dell'immigrazione Celestino Corbacho, insieme ai media più importanti del paese come El Pais, El Mundo, ABC, La Razón, tutti ad accusare l'Italia di essere diventato un paese razzista e xenofobo. Adesso, dopo la visita a Madrid del Ministro per le politiche comunitarie italiano Andrea Ronchi, si è scoperto il perchè della querelle. In una dichiarazione sintetica del Ministro spagnolo Diego López Gaudo si ha la risposta a tutti gli interrogativi. Dice López Gaudo: "siamo preoccupati che una misura così drastica possa avere un impatto sulla Spagna deviando i flussi degli immigrati clandestini verso il nostro paese". Fermi tutti. Abbiamo capito. Il razzismo non c'entra. Era una scusa per non avere gli immigrati clandestini in casa propria. Che figuraccia! E visto che siamo in tema, come mai la famosa stampa internazionale, tanto precisa e rigorosa contro tutti i punti del nuovo decreto sull’immigrazione, non ha ancora condannato, e questa volta con maggiore durezza viste le dimensioni del fenomeno, il governo del Sud Africa di Thabo Mbeki dell'African National Congress che in quel paese c'è addirittura una autentica caccia all'immigrato, col saccheggio di negozi di proprietà degli stranieri e con oltre quaranta morti, centinaia di feriti, stupri e altre violenze su immigrati di altri paesi limitrofi? Forse due pesi e due misure? Forse ai giornalisti della stampa internazionale non piacciono gli spaghetti? Comunque la si rigiri questa storia è una cattiva storia per l’Europa che mette in evidenza un pregiudizio storico e atavico contro tutto ciò che è italiano. Ma questo aspetto particolare lo tratteremo in un successivo post.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera sig. Zeno. Posso esprimere la mia modesta e umile opinione sui pregiudizi dell'Europa nei confronti della nostra nazione? Fanno bene a detestarci, siamo un Paese di me**a!

Anonimo ha detto...

Caro anonimo,
nonostante gli asterischi le parolacce non dovrebbero far parte del nostro vocabolario. Non è che i problemi del paese si risolvono offendendo la gente. No. I problemi del paese si risolvono con la ragione e, comunque, senza ideologie estremiste. Detto questo potrei sapere, di grazia, perchè siamo un paese, diciamo "nauseante"? E comunque, per non essere "repellenti" qual'è il progetto politico da realizzare? Forse quello dei Signor Nessuno della sinistra radicale che ci hanno portati all'ultimo posto delle graduatorie europee? Se si non posso farci niente. Se no allora discutiamone individuando gli errori del Governo Prodi da non commettere mai più. Ciao.

Anonimo ha detto...

Che male c'e' a dire che siamo un Paese di menta, cioè freschi, dissetanti e profumati? Sig. Zeno, cosa aveva capito?
"I problemi del nostro Paese non si risolvono con le parolacce". Sante parole, sig. Zeno! Lo dica all'ex senatore Strano, che, in mondo visione, ha contribuito a dare dell'Italia un'immagine a dir poco "mauseante" inveendo contro il povero Cusumano il quale altro non faceva che esercitare il suo diritto di voto. Si ricorda, sig. Zeno cosa gli urlava? "Sei una merda, sei una merda, sei una merda!" Quante volte gliel'ha ripetuto?
Poi ci meravigliamo se gli europei hanno pregiudizi nei nostri confronti? Poi ci meravigliamo se i giovani sono arroganti e prepotenti e irriverenti e bulli?
Mortadella e champagne in Senato, per brindare a un governo che è stato fatto fuori a suon di contanti e puttanelle.
Ora, il loro leader, il Gengis khan di Palazzo Chigi, viene definito "un grande statista". Tutti a elegiare, a plaudire, a congratularsi. Da De Benedetti a Miriam Mafai, da Venditti a Lei, sig. Zeno. Per cosa? Per aver ordinato di cacciare i Rom a pedate e di prendere a manganellate quei disgraziati che si ritroveranno una casa con "vista su discarica"?
Il trasformismo è un'attitudine tipicamente italiana. Non si stupisca sig. Zeno, se gli europei ci disprezzano.

Anonimo ha detto...

Caro Zeno, ma come può un moderato come te non provare orrore per le manganellate di Chiaiano? Non ti piacciono gli estremisti di sinistra, i no global, i centri sociali, quelli coi piercing, quelli coi tatuaggi, quelli con la bandiera del Che, ma davanti ai manganelli della polizia ti giri dall'altra parte e fischietti. Ciao Brunilde.

Anonimo ha detto...

Zeno, hai ragione! I problemi del Paese non si risolvono con le parolacce, ma coi manganelli! Ciao Crudelia

Anonimo ha detto...

Ragazzi vi invidio. Siete dei veri lottatori. Avete energie da vendere e vi divertite a scrivere provocazioni che mi fanno venire il buon umore. Dico solo una cosa: vedremo tra qualche anno se le cose miglioreranno. Io sono ottimista. Speriamo bene. Ciao.

Anonimo ha detto...

Anche tu non scherzi, in quanto a energie! Pubblichi blogs a getto continuo!

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