Ormai il progetto è chiaro. Lo hanno capito anche le pietre. Il governo della Repubblica Italiana, indirizzato sapientemente dal suo sponsor principale, cioè dal bello e grandissimo Silvio Berlusconi, ha iniziato l’offensiva mediatica di “viscosizzazione” della crisi. Viscosizzare la crisi significa per Berlusconi impedire che l’opposizione capti il consenso di coloro che ne pagheranno il prezzo più alto, cioè delle fasce più deboli della popolazione che sono i lavoratori a tempo determinato licenziati dalle aziende in crisi. Questa resistenza Berlusconi l’ha resa pubblica con la sua conferenza stampa di oggi. Cosa ha detto Berlusconi di tanto interessante? Ecco l’elenco delle cose dette ai cittadini italiani:
1-la crisi non c’è, e se c’è non è grave;
2-nel caso in cui ci fosse conviene far finta che non ci sia;
3-la stampa è invitata caldamente a non fare catastrofismo pessimistico, perché la crisi in Italia non c’è, e se c’è è inferiore che negli altri paesi;
4-il governo e il suo Capo hanno fatto più di quello che avrebbero dovuto fare in tempi di crisi;
5-il governo, con l’impareggiabile bravura del suo Capo, è riuscito a trovare i soldi necessari finanziando con un milione di bilioni di triliardi di euro le opere pubbliche che risolleveranno l’economia dell’intero paese;
6-con questa cifra il governo ridarà coraggio all’occupazione, pagherà gli ammortizzatori sociali, ricreerà l’industria facendola diventare la migliore del mondo, risolleverà il turismo con una mirata campagna di informazione estera nella quale farà presente che con le “ronde” la delinquenza delle città sarà eliminata, ri-innalzerà la cantieristica con le centrali nucleari, di cui le prime quattro sono solo l’inizio mentre le successive mille altre centrali nucleari risolveranno definitivamente il problema della dipendenza energetica e, dulcis in fundo, con il “maestro unico” si riorganizzerà la scuola italiana facendola diventare migliore di quella svedese;
7-per ultimo, la crisi se c’era sarà sconfitta perché il Capo del governo italiano, a detta dei sondaggi, è il più bello di tutti i Primi Ministri dell’Asia, dell’Africa, del Sud America e dell’Oceania messi insieme. Purtroppo, l’unico neo è che Egli è meno abbronzato del Presidente USA Obama. Ma non è detta l’ultima parola perché, parola di Berlusconi, è possibile che la crisi sbianchi Obama di quel tanto che permetta al Pinocchio nazionale di vincere anche qui. La conferma di questo fatto è già avvenuta perché i giornali hanno fatto vedere Obama con i capelli ingrigiti dallo stress: parola di Bocchino e Quagliariello che sono i soli capigruppo in Parlamento a non perdere mai lo stile da gentleman.
Cosa si vuole di più? Berlusconi ha tenuto a dire con chiarezza che del bonus ai licenziati non se ne parla perché è convinto che i lavoratori si farebbero licenziare dai datori di lavoro intascando il denaro e poi lavorerebbero, sono sue testuali parole, in una “situazione di nero ufficiale”. Noi pensiamo che questa notte avremo degli incubi. Pensiamo a questo punto che forse è meglio staccare la spina per qualche giorno. Stiamo pensando di andare a Malta per un fine settimana di vacanza. Speriamo così di ri-sollevarci.
venerdì 6 marzo 2009
Specchio delle mie brame, chi è il più bel Primo Ministro del Reame?
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1 commento:
Ciao Zeno, come va??!!
Anche se non commento... seguo quello che scrivi.....
Un saluto
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