sabato 14 novembre 2009

Processo brevissimo : l’ultima trovata del funambolico Berlusconi per aggirare i processi.

La vignetta di Giannelli sul Corriere della Sera del 13 novembre 2009 dice tutto. C’è il Presidente di un tribunale che alla presenza del Presidente del Consiglio in veste di imputato dice: “Berlusconi Silvio, imputato del reato di ….“. Immediatamente gli fa eco Berlusconi che, indicando col dito il proprio orologio, risponde: "tempo scaduto"! Ecco cosa succederà quando la leggina ad hoc presentata in Parlamento dal partito di Berlusconi per la prescrizione breve dei processi sarà approvata dalla sua maggioranza. Due sole osservazioni. La prima riguarda Berlusconi. Cosa aggiungere di più su un uomo che è riuscito a costruire una tela asfissiante sulla politica italiana con la quale produce una morte lenta e indolore della democrazia? Da parte di un uomo che ha un colossale conflitto di interessi, che sta trasformando a poco a poco la democrazia italiana da uno stato di diritto a uno stato padronale, che ha distrutto l’etica nella politica e, adesso, vuole distruggere anche il diritto nelle aule giudiziarie c’è da tremare alla sola idea di quali guasti può ancora produrre in futuro. La seconda osservazione la proponiamo ricordando che tutto questo sconcertante teatrino berlusconiano per mettere in ginocchio la validità dei processi giudiziari contro il malcostume si sta effettuando con la complicità della Lega Nord, ovvero con la complicità furbesca di quel partito che voleva far credere di essere un partito di giustizia e di equità mentre invece è complice di una porcheria accettata per un piatto di minestra chiamato “federalismo fiscale”. Da parte di entrambi gli attori di questa vergognosa azione mutilatrice di giustizia, la mancanza di etica si vede da distanze siderali. Non la vede solo chi non la vuole vedere.

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