venerdì 5 marzo 2010

La vergogna dell’immoralità nella politica italiana.

Una indecente coda dei più generali fatti scandalistici avvenuti negli ultimi anni in Italia ha investito ancora una volta la compagine di governo e riguarda anche il Vaticano. Ci spieghiamo subito. A sorpresa i giornali riportano la notizia che un dirigente della protezione civile, legato al partito di Berlusconi, organizzava incontri occasionali di tipo sessuale avvalendosi dell’intermediazione di due soggetti. Uno dei due è un seminarista di colore che avrebbe partecipato a incontri gay. Ma la notizia più sconvolgente è che il dirigente responsabile degli amorazzi è stato allontanato dall’esclusivo gruppo dei “Gentiluomini di Sua Santità” perché non in sintonia con gli obiettivi che questi gentiluomini di cappa, fede e spada si propongono di conseguire nel loro esercizio spirituale quotidiano di sostegno e di guardia al Santo Padre. Avete presente il film di Alberto Sordi dal titolo Il marchese del Grillo? Ebbene questo Signore era qualcosa del genere. Per correttezza di informazione dobbiamo dire che il Vaticano ha cacciato entrambi, il corista e il dirigente. Questo il fatto che commenteremo brevemente oggi. Da questa ennesima puntata della deriva etica della politica e dei politici italiani, questa volta perfettamente individuati nella sola componente berlusconiana del centro-destra, arriva un chiaro messaggio per le gerarchie ecclesiastiche di Santa Romana Chiesa. E cioè che è necessario che il Vaticano (vedi Card. Bertone) e la Chiesa cattolica italiana (vedi Card. Bagnasco) devono dare un taglio netto al cordone ombelicale che li ha finora legati al sultano Silvio Berlusconi. Lancino l’anatema contro l’indifendibile peccatore non pentito di Arcore che ancora si ostina a considerarsi il Primo cittadino d’Italia, lo lascino senza un solo voto dei cattolici alle prossime elezioni e cambino cavallo. Spostino tutto il peso elettorale dell’"artiglieria pesante" delle Parrocchie sull’On. Casini, cattolico dell’UDC e lo facciano diventare il nuovo Presidente del Consiglio. Avranno fatto due cose buone. La prima relativa alla liberazione dell’Italia dal sultano immorale Silvio Berlusconi. La seconda aiutino il peccatore a un percorso di recupero, assistendolo nella riconversione lontano dal mondo della politica. Gli italiani sarebbero loro riconoscenti.

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