venerdì 19 marzo 2010

Radiazioni e vergogne nazionali.

La RAI ha radiato Aldo Busi da tutte le sue trasmissioni televisive perché lo scrittore ha attaccato il Papa e Berlusconi. Questa la notizia di oggi che commenteremo brevemente. Noi non abbiamo visto la trasmissione, né tutte quelle dello stesso tipo irradiate dai due colossi televisivi Rai-Mediaset. Trasmissioni senza scrupoli di questo genere, a nostro parere, rappresentano un vero e proprio omicidio della cultura e del senso razionale degli italiani. Con questo tipo di programmi si snatura il ruolo che deve svolgere correttamente il mezzo televisivo in una società rappresentativa degli interessi culturali di un paese civile. Le trasmissioni come “Il grande fratello” e “L’isola dei famosi” sono trasmissioni becere e scandalistiche, in cui si mettono in evidenza solo gli aspetti più a sensazione e più depravati della convivenza civile fra individui costretti a coabitare artificiosamente in un ristretto spazio abitativo. Nella realtà rappresentano, per i meno dotati di senso critico, un forte potere accattivante che attira il telespettatore sprovveduto a curiosare tra i meandri della psicologia voyeuristica dei protagonisti nell’attesa di una trasgressione sempre più desiderata. A noi queste trasmissioni appaiono come esclusivamente scandalistiche e non perderemmo mai un solo minuto del nostro tempo a seguirle. Ma ci rendiamo conto che in un paese di sessanta milioni di cittadini, larga è la fetta dei creduloni e degli incompetenti, che invece di seguire programmi culturalmente interessanti e pieni di stimoli per il proprio desiderio di sapere e di conoscere, seguono passivamente le stupidaggini che vengono proposte da questo modo insulso di fare spettacolo. Abbiamo più volte criticato la Rai che con i nostri soldi spende denaro per trasmissioni spazzatura. A nostro parere quello che era necessario fare in questi casi non era radiare Busi ma era, soprattutto, di radiare a vita i dirigenti che hanno voluto questa e le altre trasmissioni del genere, piccoli nani della RAI, responsabili di questa follia. I dirigenti della Rai sono inadeguati a offrire al telespettatore proposte televisive credibili in grado di aiutarlo a conoscere meglio il mondo e la cultura, relativamente ai percorsi di vita degli esseri umani di alto livello. Questi dirigenti, peraltro nominati da un potere politico inetto e inqualificabile, scelgono questi programmi perché in verità sono pessimi soggetti umani e cattivi maestri. Sono costoro che dovrebbero essere cacciati dalla Rai ed espulsi dalla società. Ce li ritroviamo, viceversa, ai posti di comando, con stipendi lauti e immeritati, mentre i lavoratori onesti, licenziati e cassintegrati, che devono mantenere le loro famiglie sempre più in difficoltà, li ritroviamo a mendicare un posto di lavoro per pochi euro. E le stesse televisioni propagandano e pubblicizzano i programmi politici di Berlusconi come il solo programma politico certificato dalla Chiesa cattolica. Ammazza che messaggio religioso!

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