mercoledì 24 marzo 2010

Pedofilia dei religiosi cattolici e auto-assolvimento delle gerarchie vaticane.

Non ce la facciamo più ad aspettare che qualcuno scriva qualcosa di autentico e significativo sul tema della pedofilia dei preti cattolici. Negli Stati Uniti, in Irlanda (nella foto Monsignor John Magee), Germania, Italia e chissà in quante altre nazioni ancora, sono stati denunciati centinaia di casi del genere, tra i quali qualche decina di casi in cui il reo ha confessato esplicitamente il reato di abuso sessuale di minori. Alla luce della lettera di accuse del Papa alla Chiesa irlandese se noi non esprimiamo la nostra posizione subito, in modo chiaro e inconfondibile, crediamo di non di poter dormire sonni quieti la notte. Ecco di cosa si tratta. Il reato di pedofilia è il più esecrabile e scandaloso che esista nella società di tutti i tempi. Abusare sessualmente dei bambini è il reato più odioso e ripugnante che si possa immaginare. E’ tanto disgustoso che è l’unico caso in cui Gesù Cristo “suggerisce” a chi lo commette di lasciarsi dare la morte. Dice infatti Luca in 17,1-6 “E’ inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi![…]”. Come mai tanta severità? Pensiamo che Gesù si identifichi con i bambini e, dunque, stuprare un bambino equivale a fare la stessa cosa sulla persona di Gesù. Se si pesano attentamente le parole di Gesù si nota che l’abuso non ammette scuse, né attenuanti. Forse si tratta del solo caso in tutta la storia del Cristianesimo in cui viene prevista la morte del peccatore “senza se e senza ma”. Luca informa che gli scandali sono sempre avvenuti, ma quello delle sevizie a sfondo sessuale a un bambino non è uno scandalo come gli altri. E’ il peggiore di tutti e in quanto tale la pena deve essere esemplare. Conclusione: se la pena prevista da Gesù per il condannato è addirittura la morte, noi abbiamo il diritto e il dovere di chiederci perché nessun prelato cattolico è mai stato condannato al carcere? Se lo stesso Gesù previde la morte perché oggi, il Vaticano e tutte le Eccellentissime Eminenze che circondano il Papa, non chiedono allo Stato Italiano, o a quello irlandese o tedesco, di far condannare “sic et simpliciter” tutti i religiosi che hanno commesso questo genere di abusi? Sarebbe inaccettabile e considerata una presa in giro se i preti pedofili non pagassero caro il loro abominevole delitto. Pretendiamo che questa gentaglia della peggiore specie vada in carcere. Ci sembra il minimo, visto che la pena di morte nei nostri paesi è stata abolita, se addirittura Gesù stesso aveva previsto una pena di gran lunga maggiore. A noi non ci risulta che alcun religioso sia mai stato condannato. Ci chiediamo allora con sconcerto e meraviglia che qui i casi sono due: o le proteste delle gerarchie cattoliche sono ipocrite e, dunque, niente di nuovo all’orizzonte, oppure la stessa Chiesa cattolica commette sacrilegio non chiedendo le condanne automatiche di tutti coloro che hanno commessi gli abusi sessuali. In entrambi i casi ci sembra che ci sia qualcosa che non funziona. E’ vero o no, Eminentissimi ed Eccellentissimi Cardinali Bagnasco e Bertone?

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