giovedì 7 ottobre 2010

Il nuovo Festival di Sanremo: una boiata pazzesca.

Sembra che ce l’abbiano fatta a far partorire la nascita del programma per eccellenza della televisione italiana. Stiamo parlando del Festival di Sanremo, il mitico “Sanremo è sempre Sanremo”. I vertici berlusconiani della Rai hanno già deciso la conduzione e i contenuti della prossima edizione del festival di Sanremo. Un grande cantante, due straordinarie attrici e due eccezionali promotori di battute divertenti allieteranno il popolo festivaliero di Sanremo. Siamo tutti contenti? Tutti contenti non diremmo. Noi non lo siamo per niente. I sostenitori dei programmi televisivi berlusconiani sicuramente si. Loro, quando proponi programmi leggeri, insulsi, fatte di barzellette, battutacce da avanspettacolo con alcune veline di turno scosciate al punto giusto, sono felicissimi. Trascorrono ore e ore davanti alla televisione per ascoltare i pettegolezzi del giorno, non perdendo una sola puntata. Adesso lo chiamano gossip per nascondere la verità che si tratta di chiacchiere vuote e insulse e nulla più. Ma i giornalisti che seguono queste mode aumentano sempre di più e devono vendere la loro “preziosa” merce, senza vergognarsi di sprecare tempo e denaro a fare avanspettacolo e nulla più. Perché di questo si tratta. Lentamente, “piano piano, tomo tomo, cacchio cacchio” diceva Totò, sono riusciti a trasformare la televisione italiana da mezzo culturale e strumento di informazione a parterre di scontri polemici, frequentato da volgari polemisti che si insultano reciprocamente urlando, con contorno di veline che danzano e basta. Dunque, eccoli qui. Cominciamo dal conduttore, il cantante Gianni Morandi. E’ il ruolo che compete al presentatore nazional-popolare di turno. Il bravo ragazzo di quaranta anni fa va a prendere il posto dei vari Pippi Baudi. Su chi "venne mandato dalla mamma a prendere il latte" molti anni fa non vogliamo infierire. Ma sul resto si. Ed eccoci ai pezzi più pregiati che i Signori berlusconiani della RAI sono riusciti a tirar fuori dal cilindro. Le due vallette collaboratrici (mah!) saranno senz’altro all’attenzione di stampa e tv. La Canalis, ancora non scaricata dal vecchio marpione King Georg, sarà al top dell’attenzione. Come si vestirà, da collegiale o da pin up? Bella domanda. Non parliamo della sudamericana di turno perché ci sarebbe da restare inorriditi. Che cosa ci proporrà la mielata e conturbante argentina? E come duetterà con il conduttore? Dulcis in fundo le Iene. Che siano due irriverenti ed efficaci provocatori non ci sono dubbi. Che facciano giornalismo sagace e di attacco ne siamo più che convinti. Ma “che c’azzecca” con Sanremo? Di questo passo il prossimo anno con Roma Capitale dello Stato Federale d’Italia le truppe RAI berlusconiane potranno proporre di portare a Sanremo, magari come unico presentatore, il comico barzellettiere romano Maurizio Battisti. Si, ma con Sanremo “che c’azzecca”?

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