mercoledì 7 settembre 2005


Ecco uno dei motivi di inaffidabilità del premier Berlusconi.

Sono diversi i motivi che impongono alle prossime elezioni di non votare questa maggioranza. Si può essere in disaccordo con la nostra critica ma il problema rimane ed è innegabile che rappresenta un fatto ineludibile e maledettamente serio. Si tratta di questo. I primi anni del governo Berlusconi sono stati caratterizzati da un insolito e soddisfacente decisionismo. Lasciamo perdere la bontà delle decisioni prese, ma rimane il fatto che il Capo del governo italiano ha deciso sempre con coraggio, destrezza e velocità. Adesso le cose sono cambiate. Prendiamo il "caso Fazio", per esempio. La delicatezza della questione relativa al Governatore non sta nel tipo di decisione da prendere, ma nella sua immediatezza. Si può tranquillamente discutere se Fazio possa o meno essere giudicato sull’onda delle emozioni del contenuto delle intercettazioni. Non è questo il problema. Ricordiamo che in Italia, ogni cittadino è sempre innocente a meno di una sentenza passata in giudicato, che in questo caso non c’è. Qui non ci interessa dare giudizi su prove di reato commessi dal Governatore Fazio. Qui ci interessa il "fatto politico" che un Presidente del Consiglio ha l’obbligo di prendere una decisione senza tentennamenti quando è in ballo la credibilità del Paese. Ed è qui che cade l’asino. Berlusconi Silvio, Presidente del Consiglio dei Ministri, non è adatto a rifare il capo del Governo nella prossima legislatura perché non sa decidere. E un politico si giudica anche, se non soprattutto, dalla sua capacità decisionale. Cos’è successo? Semplice. Ieri sera, dopo un vertice ad Arcore, la Lega Nord e il suo capo Bossi, hanno imposto lo stop a qualunque decisione sul Governatore, perché, si legge, la posizione del Governatore aiuta la possibilità di creare una banca del nord. Parole gravi, di cui il Presidente del Consiglio, non ne capisce, ancora una volta, il profondo significato e la forte carica psicologica che esiste nei cittadini di finirla una volta e per sempre con questa stucchevole manfrina. Chi sarà più quel cittadino che si fiderà di un candidato premier abituato a non decidere? Pensiamo che molti italiani lo molleranno per la sua incapacità politica a comprendere i fatti della politica. Succede spesso a chi ha perduto il senso della misura.

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