giovedì 1 settembre 2005


Paradossi e sprechi nella scuola italiana.

Oggi, 1 Settembre, in quasi tutti i paesi europei inizia il nuovo anno scolastico. Anche in Italia, il Ministero della Pubblica Istruzione considera il 1° settembre l’inizio del nuovo anno. Tuttavia, c’è una non trascurabile differenza tra i due fatti. Nelle scuole francesi, inglesi, tedesche, svedesi, ecc.., la scuola inizia realmente il 1° Settembre, nel senso che tutti i ragazzi di queste nazioni vanno a scuola a seguire i loro professori, ad ascoltare le lezioni e ad essere valutati. In Italia no! Qui l’inizio delle lezioni è fissato, nel migliore dei casi, al 15 Settembre, per non parlare della Sicilia dove la scuola comincia addirittura alla fine del mese. Perché questa disparità di comportamenti? Semplice, perché in Italia si seguono i riti, ci si basa sulla forma, insomma si fa finta di fare una cosa, mentre in realtà la si rimanda. Tutte le scuse sono buone per lavorare di meno e peggio. Un paradosso? No! Un semplice e inutile spreco di risorse. Ecco com'è in realtà il "Bel Paese": una frana. Se poi dalla scuola escono degli asini, per favore, non protestiamo. Semplicemente, li abbiamo voluti. Non si riesce a capire perché il Ministero della P.I. impone una normativa che costringe la scuola italiana a sprecare questi quindici giorni. E’ noto, tra l’altro, che alla fine dell’anno scolastico almeno il 75% degli insegnanti dichiara di non riuscire a terminare i programmi. E’ questo un paradosso, si o no?

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