venerdì 9 settembre 2005


Fatti e politica: sempre al limite dell'irrazionale.

Il Ministro dell’Interno ha espulso l’Imam di Torino, motivando il provvedimento con il pericolo dell’associazionismo terroristico. Ha fatto benissimo. Ma tra qualche testolina sinistrorsa si affaccia il dubbio. “E' lecito svegliare alle tre del mattino un cittadino che viene impacchettato e accompagnato all’aeroporto, buttandolo letteralmente fuori dal paese"? Risposta altrettanto sintetica: se si tratta della nostra sicurezza, si, senza alcun dubbio! E chi decide della nostra sicurezza? Certamente non il Sig. Casarini dei centri sociali, ma l’unico individuo preposto per legge alla vigilanza della sicurezza dei cittadini e, cioè, il Ministro dell’Interno. Se a qualcuno non va giù il provvedimento, per favore non la spari grossa e soprattutto non accusi il Viminale di “gestapizzazione”, ma alle prossime elezioni voti lo schieramento avversario. Se vince, il nuovo Ministro farà come vuole lui, se no, accetti la decisione della maggioranza. Così si fa nelle democrazie. Se poi il verde Pecoraro Scanio non è d’accordo e richiama la Convenzione di non so quale po po di capitale internazionale, gli diciamo: meglio un Imam espulso che decine di persone uccise da un kamikaze. E poi un Ministro dell'Interno se prende un provvedimento del genere, qualche appiglio legale ce l'avrà, no?
E dell’apologia di terrorismo denunciata ripetutamente dal giornalista Magdi Allam cosa dire? Tutto sacrosantemente vero. La Magistratura italiana dorme e se la prende con comodo. La questione dell’apologia di terrorismo è delicata e maledettamente pericolosa. E’ necessario essere duri con coloro che giustificano le stragi di innocenti, e deboli con i portatori di dialogo interculturale religioso. Questa dovrebbe essere la norma. Se poi a violare le norme per primo ci sono i gruppettari della sinistra, non è colpa nostra! Noi siamo tra quelli che abbiamo ammirato l’Islam in tempi non sospetti, molti anni fa, cioè in tempi in cui non c’era la moda del corteggiamento dei musulmani per look o per alimentazione. Il cuscus noi lo abbiamo nel sangue, così come abbiamo sempre apprezzato le bellezze della civiltà araba, mentre gli altri si imbevevano di marxismo-leninismo e appoggiavano i terroristi delle brigate rosse. Noi siamo tra quelli che molti anni fa abbiamo detto che era bello se ci fossero stati incontri interreligiosi tra le tre fedi monoteiste dell’Islam, del Cattolicesimo e dell’Ebraismo. Ma si sa, chi dice le cose col cuore e all’inizio, in questo paese, non viene mai ascoltato. Adesso, per antiamericanismo, i magliari della estrema (e non) sinistra riescono a giustificare le stragi dell’11 Settembre a New York e chissà quali altri orrendi delitti commessi ai danni degli americani. Noi non apparteniamo a questa scolorita e disonesta categoria politica. Noi siamo chiari. Tutti gli extracomunitari, non clandestini, possono e devono avere il diritto di diventare cittadini italiani, con l’elettorato attivo e passivo, a una sola condizione: accettare le leggi della Repubblica. Come? Organizzando corsi ufficiali di cultura italiana, facendo studiare chi era Dante Alighieri, quali sono i valori della nostra straordinaria e magnifica Costituzione repubblicana e facendo loro fare degli esami di lingua italiana. Chi supera questi test obbligatori non ha alcun problema. Ecco come si dovrebbe fare in un paese democratico. Certamente non con la demagogia e il populismo dell'estrema sinistra (e non) o con l'inconsistenza di proposte e di idee del centrodestra! Due schieramenti politici che tradiscono, di giorno in giorno, i valori del riformismo e della moderazione, oltre che dell'intelligenza.
E dell’intervento del Cardinale Tettamanzi cosa si può dire? Qui la questione diventa delicata, complessa e di ardua interpretazione socio-linguistico-politico-religiosa. Vediamone molto brevemente i motivi. Intanto per il linguaggio. Si vede subito in azione l’artista della lingua: il manzoniano Cardinale ci sa proprio fare, altrochè! Lui stesso intervistato afferma che: “vede, bisognerebbe davvero continuare ad alimentare una cultura dell’incontro, il più delle volte ci si scontra prima ancora di incontrarci”. Sante parole, e chi non è d’accordo? Sua Eminenza così continua: “esortiamo i fedeli ad essere testimoni del Vangelo attraverso il proprio vissuto e l’esempio, vedi Matteo, non chi dice Signore Signore ma chi fa la volontà di Dio è vero discepolo di Cristo”. Anche qui, chi non può non essere d’accordo? Uno stile diverso, molto diverso da quello dei dirigenti di centrodestra. Ultima affermazione che non possiamo riportare per intero, per ovvi motivi di spazio, è la seguente: “Giusta integrazione come risultato dell’incontro e del dialogo”. Poi ha sorriso ed ha aggiunto rivolto ai giornalisti: “direte che non prendo posizione” e invece no, perché aggiunge una critica al Comune che non ha acconsentito a far continuare la scuola coranica di Via Quaranta. Cosa dire di questa ennesima perla linguistica e pastorale del Cardinale ambrogino? Premesso che abbiamo una idea altissima del ruolo e della persona del Cardinale Tettamanzi, ma un’osservazioncella ci sentiamo di farla. Ci sembra di leggere le parole del dialogo fra il Conte Zio e il Padre Provinciale di memoria manzoniana, al limite tra "il dire" e "il non dire". Chi vuol intendere, intenda.
Altro fatto che ha colpito la nostra attenzione è l'accordo tra la Fiat e la Ford per produrre insieme, pensate un po', nientepopodimenoche la cinquecento! Capite? La nostra grande azienda automobilistica vuole fare concorrenza ai giganti asiatici ed europei con la fiat 500. Mah! E poi dicono che le idee creative è difficile trovarle!
Una nota più che stonata del Sindaco Veltroni ci costringe ad interessarci alla sua ultima uscita. Anche lui ogni tanto qualche cantonata la prende. Vuole creare una rassegna cinematografica a Roma per contrastare il valore della prestigiosa e internazionale rassegna cinematografica di Venezia. Con un solo colpo Veltroni riesce a fare due stupidate! In primo luogo, non si dà un colpo basso alla già malconcia Venezia, che deve contrastare il successo crescente di Cannes, di Berlino e di tante altre rassegne mondiali di cinema. In seconda battuta, diciamo: ma con tanti problemi che ci sono a Roma, come è possibile che un Sindaco intelligente deve distrarre risorse ed energie per stupidate del genere. Faccia funzionare meglio la Nettezza Urbana e i trasporti a Roma! Perché la Sua Capitale è la capitale più sporca d’Europa! Questa è la realtà. Ne poteva fare a meno.
In chiusura, l’ultima sul Governatore Fazio. Dicono che guadagni circa 800 000 € all’anno. Dicono che sia lo stipendio più elevato al mondo per un Governatore. Dividendo per dodici, avremo circa 67000 €/mese. Dicono anche che il Governatore sia uno dei maggiori conoscitori delle opere di S. Agostino. Bene. Con la metà di quello che prende lui, noi leggeremmo S.Agostino dalla mattina alla sera. E saremmo pronti, immediatamente senza opporre alcuna resistenza, a presentare le dimissioni in qualsiasi momento.

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