mercoledì 21 settembre 2005


La vera integrazione passa per le scuole statali italiane.

La chiusura della scuola islamica di Via Quaranta a Milano ha sollevato un’ondata di polemiche, di interrogativi e di riflessioni sul problema, sempre attuale, dell’integrazione tra culture diverse. Non ci sono dubbi che per realizzare un autentico clima di integrazione sono importanti il dialogo e la tolleranza. Tuttavia, integrazione non significa accettazione remissiva del ricatto dei genitori dei giovani che vogliono imporre un modello di scuola estraneo alla cultura italiana e fuori dal modello educativo riconosciuto dalla nostra Costituzione. Dunque, è necessario far comprendere a questi genitori che il modello scolastico “fai da te” non è accettabile. Si segua la strada maestra della vera e autentica integrazione costringendo, come la legge prevede, che tutti i giovani che vivono sul suolo italiano devono obbligatoriamente seguire la scuola statale insieme ai loro coetanei italiani. Solo così i figli degli immigrati saranno in futuro cittadini di serie A in possesso degli strumenti culturali in grado di farli diventare protagonisti della vita civile del nostro paese. Ai tentativi di creare singolari e pericolose scuole coraniche si deve rispondere chiaramente e senza indugio che l’unica strada praticabile è quella della convinta e concreta integrazione fra le culture. Ai cani sciolti che si accodano sempre ai fondamentalisti di tutte le confessioni una sola risposta: l'ideologia deve rimanere fuori da questa storia.

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.