martedì 22 luglio 2008

Caso Bossi e dirottamento dell’attenzione dei media dai problemi giudiziari di Berlusconi.

Il fatto politico di oggi, al quale ci interessiamo con un’ottica diversa dalla stampa nazionale, non riguarda direttamente gli insulti all’inno nazionale messi in atto dal ministro delle riforme Umberto Bossi. Conosciamo il soggetto e, diciamoci la verità, non c’era da aspettarsi altro da un individuo come lui. Il vero fatto politico è il silenzio assordante di Berlusconi, il quale è felice del fatto che tutti alzano la voce e i toni sull’offesa alla italianità. Fino a quando l’attenzione dei pochi mezzi di informazione che Berlusconi non controlla è rivolta agli altri, il proprietario di Mediaset, cioè il padrone del più gigantesco e colossale conflitto di interessi che il sistema planetario ricordi, è felice e si strofina le mani per la fortuna cadutagli dal cielo. Ma siamo proprio sicuri che sia caduta dal cielo? Noi non sappiamo se il fatto è premeditato. Sicuramente è stato sfruttato prontamente dai suoi legali, l’avv. Senatore Niccolò Ghedini per primo, che gongolano per il dirottamento dell’interesse della stampa ad altri fatti. Ecco perché il furbacchione di Berlusconi non interviene a condannare il gesto del suo ministro screanzato. Qui non prohibet cum potest, jubet.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Berlusconi non interviene per bacchettare il suo amico "Lord Brummel" perchè se no quello si arrabbia e non gli fa passare le leggi vergogna che il suo avvocato Learch gli ha confezionato su misura.
Chi è Learch? Hai mai visto la famiglia Addams? Bè, Learch è il maggiordomo coi chiodi nelle tempie.

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