venerdì 8 giugno 2012

Roma come Atene?


Che tra la capitale ellenica e quella italiana ci fossero delle forti somiglianze lo si sapeva da anni quando le due città furono classificate alla pari ai primi posti della classifica delle peggiori capitali d’Europa. Corruzione, malaffare, cittadini anarchici che calpestano le regole, nepotismo, bullismo, politica clientelare, racket, ecc… Ma che l’analogia arrivasse anche alla rissa e alla violenza tra consiglieri comunali della città eterna da una parte e nei dibattiti televisivi dall’altra non ce lo aspettavamo. Tra le tante cose mutatis mutandis la degenerazione della discussione ha anche una similitudine dal punto di vista della posizione politica dei violenti. Ad Atene un esponente neonazista di destra del partito “Alba dorata” picchia due deputate dell’estrema sinistra, mentre a Roma volano tavoli e sedie tra La Destra e Action, come dire tra neofascisti e sinistra radicale. Conoscendo il grado di passionalità dei romani, che non possono certo essere definiti degli snob inglesi, c’era da aspettarselo. Ma che lo avessero fatto nella Sala comunale del Campidoglio, sotto la diretta presenza della statua di Giulio Cesare, sconcerta e fa vergognare la cittadinanza che non meritava questa ulteriore prova di inciviltà e di mediocrità dei comprimari. Diciamo solo che non si possono offendere i romani con atteggiamenti di inciviltà che offendono prima di tutto l’immagine della città e successivamente i cittadini che non si riconoscono in questo modo di procedere. Per chiarezza aggiungiamo l’aforisma del grande Lucio Annio Seneca nel De Moribus: “Bonis nocet qui malis parcet”.

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