martedì 12 giugno 2012

Spread e debito: possibili conseguenze.


Lo spread torna ad aumentare e agli italiani tornano i brividi. Colpa del debito pubblico che è il più alto di tutti. Già, il debito. Si tratta di 1950 miliardi di euro circa. Gli altri paesi stanno meglio di noi. La domanda che viene spontanea è : perché abbiamo questo debito gigantesco? Di solito, chi fa un debito vuol dire che ha speso una equivalente cifra per i “propri affari”. Li ha fatti e non avrebbe dovuto farli. Dunque, la domanda diventa: chi è responsabile di questa spesa? Qui per “responsabili” si intendono nomi e cognomi dei Presidenti del Consiglio, dei ministri del Tesoro e dei Segretari di partito delle coalizioni che hanno governato fin qui. Facciamo un piccolo esempio. Se all’inizio del quinquennio di governo di Berlusconi del 2001 il debito era di 1358 miliardi e a fine legislatura nel 2006 fu di 1584 miliardi, la logica impone che la differenza (226 miliardi di euro) è stata prodotta da Silvio Berlusconi. Ebbene, anche non conoscendo tutti i meccanismi che hanno generato il debito sembra evidente che è stato perpetrato un danno economico e finanziario al paese e, quindi, ai cittadini. Ne segue che Berlusconi deve rifondere alle casse dello Stato la stessa cifra. Non ce li ha? Venda le azioni Mediaset, Fininvest, Milan FC, Banca Mediolanum, ecc.. Insomma, paghi tutto, e se non bastano si blocchi la sua pensione, si sequestrino i suoi bene e i suoi c/c per aver commesso il danno gravissimo di aver incrementato il debito di tutti. Il rimedio è necessario per la semplice ragione che “chi rompe paga e i cocci sono suoi”. Si dirà, ma non si è mai fatto! Bene. Incominciamo subito. Se le prossime elezioni le vince Beppe Grillo, ebbene la proposta è che si faccia una legge che imponga a tutti, e non solo a Berlusconi, di pagare retroattivamente la parte di debito prodotta dai politici che lo hanno aumentato. Noi pensiamo che si tratti di un passo di equità e di civiltà.

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