venerdì 20 giugno 2008

Il Sindacato CGIL in caduta libera.

Non devono essere sonni tranquilli quelli del Segretario Generale della più grande Confederazione sindacale del lavoro italiana, conosciuta meglio con la sigla CGIL. Solo il KGB, nell'ex URSS, ha avuto lo stesso potere della possente corazzata sindacale condotta dall’Ammiraglio Guglielmo Epifani. Non diciamo nulla di nuovo se ricordiamo che nel mondo del lavoro, e non solo, non si è mai mossa foglia senza che la CGIL non lo volesse. Senza tante perifrasi diciamo subito che consideriamo la politica sindacale perseguita nel tempo dalla CGIL una delle poche ragioni della crisi generale e, soprattutto, economica del paese. Per decenni ha imbalsamato i rapporti sindacali producendo immobilismo e guasti giganteschi e irreversibili al "Sistema Italia". Per un’intera era politica ha ingessato il paese impedendo qualunque forma di cambiamento, di innovazione e di progresso nelle relazioni sindacali adoperando, spesso per puro calcolo politico, l’arma dello sciopero. L’organizzazione di Epifani è diventata super ricca, con bilanci nascosti, che persino la russa «Газпром» di Putin la invidia. In più, ha i bilanci più segreti del mondo, ancora più segreti di quelli del Mossad israeliano. Ma adesso sembra che qualcosa del gioiellino non funzioni più. Da una parte l'estromissione dell'intera sinistra dal potere e dall'altra la presenza del super-ciclone Brunetta e del panzer Sacconi come interlocutori ministeriali stanno producendo un’azione di sgretolamento della trincea sindacale che, a dir poco, è inquietante. Tanto che il Segretario Generale Epifani è stato costretto, udite udite, a presentare un “progetto di riforma” del Pubblico Impiego che prevede sanzioni contro i fannulloni. Dicono che Brunetta e Sacconi alla notizia si siano messi a sogghignare per l'assoluta novità. Noi invece piangiamo. Piangiamo di rabbia per avere sprecato, con la stolta politica sindacale della CGIL, decenni di tempo prezioso per cambiare in meglio il nostro scalcagnato Pubblico Impiego che è stato, con la CGIL padrona, teatro di impedimenti e di parassitismo. Nel frattempo la Spagna ci ha surclassati.

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