lunedì 23 luglio 2012

L'accusa contro Napolitano.


Noi non pubblicheremo mai post qualunquisti. Il «qualunquismo», inteso come rifiuto di ogni ideologia e rigetto di qualunque sistema politico costituzionale basato sui partiti, non ci appartiene per idee, valori, concezione della vita e amore verso la politica, quella vera non quella della Casta. Questo non significa che noi non critichiamo i partiti. Ci mancherebbe altro. Ma lo facciamo consapevoli che la nostra critica possa “aiutare” i partiti medesimi a modificare i loro comportamenti distorti e dannosi. In quest’ottica abbiamo voglia di chiarire la nostra posizione relativa all’attacco, attualmente in atto, contro il Presidente della Repubblica Napolitano. Intanto non si tratta di un’accusa vera e propria ma di un vile e vergognoso disegno dovuto a squallidi personaggi che stanno facendo di tutto perché vogliono delegittimare Napolitano e avere campo libero nella loro opera distruttrice del percorso virtuoso di Monti del ritorno della politica alla normalità post-berlusconiana. Chi sono questi miseri soggetti? Due di loro sono personaggi a tutti gli effetti politici: Di Pietro e Grillo. Gli altri due si nascondono dietro gruppi di pressione giornalistica: i due giornali berlusconiani Libero e Il Giornale e il loro nemico Il Fatto Quotidiano. Che grado di credibilità hanno tutti questi soci che giocano allo sfascio globale? Zero assoluto. Basti solo pensare per un attimo al fatto che sono tutti estremisti, che fondano la loro visione della politica in modo massimalista e in poche parole sovvertitrice. E con i sovversivi pseudo-rivoluzionari c’è una sola medicina: non abboccare al canto delle loro sirene.

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