mercoledì 18 luglio 2012

Medicina per salvare l’«ammalato Italia».


La società italiana si trova in sofferenza. Le difficoltà non sono risolubili con i normali interventi di politica economica e sociale. Gli interventi straordinari del governo Monti rispondono a esigenze di urgenza che non si potevano evitare. Ma da soli non bastano e, peraltro, hanno avviato il paese a una recessione dalla quale è difficile uscirne. La società italiana, invece, ha bisogno di respirare "aria pulita" che porti speranza. Gli italiani hanno bisogno di ottimismo e, soprattutto, di avere e dare fiducia. E la fiducia può essere data e ottenuta a una sola condizione: che il prossimo Parlamento e il Nuovo governo lavorino finalmente in sintonia e in sinergia, senza più steccati e contrapposizioni di schieramento, per produrre le condizioni dell’ottimismo. E' necessario, pertanto, riscoprire il senso di appartenenza collettivo anche quando, ci si perdoni la polemica, non si vincono i campionati mondiali di calcio. Per contro è necessario un maggiore senso dello Stato in modo da percepire le Istituzioni come amici e non come nemici. Secondo questa tendenza sono obbligatorie norme “etiche”, costumi morali severi e regole certe. Sono altresì indispensabili leggi che isolino e puniscano la criminalità e la corruzione in modo rigoroso. Sono essenziali codici che regolino una volta per tutte l'immediatezza e la brevità dei processi e, soprattutto, la certezza della pena. Sono imprescindibili regolamenti che non solo non ostacolino ma che semplifichino la vita ai cittadini. Sono doverosi statuti precisi che rendano i servizi pubblici efficaci ed equi. Sono doverosi interventi economici e sociali idonei per creare la crescita nell’ottimismo. Bastano a questo scopo una nuova atmosfera di lavoro in Parlamento e tanti esempi di virtù esemplari dei futuri parlamentari per canalizzare le energie più vitali e produttive in una legislazione mirata a creare più credito e speranza nella società. Sobrietà, limpidezza, trasparenza, onestà, altruismo dovrebbero essere i pilastri di un rinnovato impegno per l’Italia, per l’italianità, per il paese tutto, unito e coeso. Insomma, si deve creare un circolo virtuoso per realizzare a un'Italia che guardi avanti e che faccia una "buona politica". La fiducia e l’ottimismo possono produrre il miracolo della crescita e dello sviluppo a lungo respiro. Solo così si potrà abbandonare il pessimismo e la sfiducia nelle istituzioni e nella politica che tanto hanno rovinato l’immagine dell’Italia nel mondo e creato nei cittadini sfiducia e scetticismo. Ma è altrettanto vero che è necessaria tanta serietà e determinazione per aiutare i cittadini che vogliono produrre, che vogliono lavorare, che vogliono essere protagonisti di un nuovo Rinascimento del paese. Recuperiamo lo spirito del boom economico degli anni ’60 e ripartiremo alla grande. Forza che ce la possiamo fare.

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