giovedì 12 luglio 2012

Spread e responsabilità.


Lo spread non scende. Immobile nella sua centralità dei quattrocentocinquanta punti lo spread è una tassa sulla italianità. Sei italiano? Devi pagare pegno. Quanto? Il 4,5 % in più dei tedeschi. Perché? Perché sei un italiano, cioè perché da sempre hai giocato allegramente a fare la cicala mentre i finnici, gli olandesi e, ultimamente, i tedeschi hanno fatto e fanno le formiche virtuose. Tu, invece, italiano furbetto, con i precedenti governi di centrosinistra e più ancora con i governi Berlusconi di centrodestra hai scialacquato e speso più di quanto hai guadagnato. Dunque, devi pagare pegno. Cosa si potrebbe fare per far diminuire lo spread? Nulla prima delle elezioni. In realtà i mercati con Mario Monti, lo spread lo avrebbero fatto già scendere a quota duecento. E allora perché non scende? Perché non si fidano degli italiani. Non si fidano cioè del prossimo governo del dopo-Monti. In aprile del 2013 con le elezioni politiche potrà succedere di tutto. In ogni caso non ci sarà più un Monti in grado di parlare direttamente e in inglese corretto con gli altri Capi di Stato. Chi sostituirà Monti? Nessuno lo sa e fatto più grave nessuno può fare ipotesi. Tutto è confuso. Solo lo spread ha le idee chiare. E ci farà vedere i sorci verdi.

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