martedì 27 novembre 2012

Una piccola questioncella.


Il ballottaggio tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani non ci appassiona ma ci interessa molto. I due sono diversissimi e si trovano nelle condizioni ideali di creare interesse al confronto delle idee nella contesa per la corsa alla leadership della sinistra. Lo abbiamo visto dall'enorme successo mediatico delle primarie. Per quanto riguarda il ballottaggio si profila all'orizzonte la peggiore delle sciagure. Quale? Lo diciamo in forma brutale: il potere di condizionamento di Vendola su Bersani per appoggiarlo al 2° turno. La nostra preoccupazione è che Vendola riesca a dettare l’agenda a Bersani nel nome non del “profumo” della sinistra ma dello “stallatico” della sinistra, tipico odore dei compagni del “senza se e senza ma”. Ma ve lo immaginate un ricattuccio del compagno Niki nell’imporre un’agenda anti-Monti al futuro premier Bersani basato sul diktat del niente pareggio di bilancio nel quinquennio 2013-17, niente europeismo nel Trattato europeo, annullamento di alcune riforme del governo Monti, etc. etc. in nome del profumo di sinistra? Le conseguenze di un tira e molla del genere tra B. e V.? Il potere di veto della truppa di parlamentari vendoliani, nominati dal Segretario del PD Bersani e "imposti" al Candidato leader del PD Bersani, come ai tempi del compagno Diliberto & C.? E si vuol sacrificare tutto il profumo delle primarie e della straordinaria partecipazione per un film dal finale vergognoso, tipo la caduta dei due esecutivi Prodi da parte dei compagni Turigliatto e Rossi di Rifondazione Comunista? Sarebbe un invito a nozze per Silvio Berlusconi. E noi sappiamo come si sa fare male la sinistra quando sta per vincere le elezioni. O no?

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.