sabato 6 aprile 2013

Tre vite distrutte. Tre dignità lese.


A Civitanova Marche si è verificato un disastro sociale di dimensioni ciclopiche. Un evento luttuoso che ci fa vergognare di vivere in un paese come il nostro che si dichiara cattolico e solidale. Tre persone (una moglie, il marito e il fratello di lei) si sono tolte la vita in un gioco perverso a incastro che sa di sciagura per l’intera classe politica italiana sulla quale pesa il marchio dell’infamia. A causa di un debito contratto per pagare i contributi Inps per la sua pensione, che gli era stata negata dalla “riforma Fornero”, un signore anziano e la propria moglie si sono suicidati perché si vergognavano di chiedere aiuto ai servizi sociali. Il piccolo debito a causa della crisi è stato vissuto dalla coppia come un disonore e l’essere diventato un esodato, senza pensione né stipendio e con i contributi da pagare, hanno prodotto un senso di colpa nei due che li ha portati al suicidio. Il fratello di lei alla notizia della loro morte, a sua volta, si è suicidato in mare per il dolore. I tre suicidi reclamano uno o più responsabili e una condanna. Una condanna, anche solo morale, ma che sappia di punizione. Il suicidio dei tre - bravi e buoni soggetti della penosa, ipocrita e cinica società italiana - manifesta il colossale fallimento prodotto dalla politica e dai nostri politici. E’ scandaloso come ancora oggi i responsabili indiretti e colposi di questo evento fanno i finti tonti. I loro nomi sono, in ordine non alfabetico ma di responsabilità:
-Silvio Berlusconi che ha negato la crisi per anni;
-Mario Monti che ha prodotto le diaboliche leggi che hanno portato decine di persone al suicidio e, fatto più grave sul piano morale, alla sua mancanza di polso nell’imporre a Berlusconi di far pagare la crisi alle classi più agiate con una vera patrimoniale;
-PierLuigi Bersani per avere sostenuto il governo Monti nella creazione del limbo degli esodati;
-i giornalisti più in vista della “politica da teatro” che hanno scritto migliaia di articoli squallidi e insulsi, oltre che inutili, sul teatrino delle dichiarazioni fumose del duo B&B (evitando di insistere, come invece avrebbero dovuto fare, sull’aspetto iniquo dei loro provvedimenti);
-la chiesa cattolica che non ha mai fatto pesare il consenso dato esplicitamente a Berlusconi con richieste di maggiore attenzione per i più deboli (i sermoncini del Presidente della CEI Cardinale Bagnasco e i conniventi silenzi del Segretario di Stato Cardinale Bertone fanno ridere),
-e tutti noi, italiani che scriviamo nella rete, e che non siamo stati in grado nemmeno di scalfire una piccola parte della “pelle di coccodrillo” dei capipartito B&B, i soli che avrebbero potuto e dovuto far modificare le negligenze della “riforma Fornero”.
Mentre i volti noti e ipocriti dei nostri più “geniali” giornalisti della carta stampata facevano a gara a chi scriveva il commento più acuto e sottile su twitter e facebook, decine e decine di italiani in difficoltà si suicidavano perché non era rimasto loro alcunchè per sopravvivere. Noi lo abbiamo detto in molti post [1] che abbiamo pubblicato su questo blog che esisteva questo pericolo, ma siamo rimasti inascoltati. Vergogna. Questa classe politica è la responsabile morale dei suicidi. Dovrebbero essere loro a suicidarsi per l’infamia della costrizione imposta ai loro concittadini più deboli che adesso non ci sono più.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Siamo stati ingannati! Tutti noi abbiano tirato un sospiro di sollievo alla nomina del Professore, abbiamo, giustamente pensato, ecco un uomo che di ci farà tornare credibili, sopratutto accettabili dagli altri politici d'Europa. Fino ad allora eravamo consciuti come i cucù e le corna alle foto ufficiali !
Aveva tutti numeri, il suo curriculum era dei migliori che il nostro Paese potesse mettere in campo, la sua provenienza dava lustro ed incuteva il rispetto che tutti i migliori possono avere.
Ci ha fatto piangere , tutti, inventandosi tasse dove prima non c'erano, la scusa, se vogliamo chiamarla così, era, ed è, che le finanze del Paese non sono nelle migliori condizioni. Ecco abbiamo pensato un uomo al quale si può, malgrado le differenze che ciascuno di noi ha , politicamente, un uomo al quale si può dare fiducia, ed all'inizio la maggioranza assoluta del Paese l'ha concessa, come si suol dire a scatola chiusa.
Le persono da lui chiamate al governo erano il top della società , le migliori menti, se vogliamo parafrasare.
La delusione è profonda, oggi nel suo intervento, ha ripetuto la storia, che ciascuno di noi conosce a memoria, delle responsabiltà dei governi passati, mi riferisco alla incredibile storia dei debiti della PA. Nessun economista, e quì noi parliamo di un autorità della migliore e più elitaria università italiana, nessun economista avrebbe non dico sottoscritto ma neanche pensato ad una cosa del genere, oggi sappiamo che il passato governo aveva bloccato, per le note restrizioni dell'Europa, i pagamenti da oltre un anno.
Che dire ?
La tragedia di Civitanova Marche è la punta dell'iceberg, della situazione del Paese, non sto quì ad elencare le responsabilità, sono di tutti anche di quelli che non c'erano, ed ora ci sono, quella tragedia è la parte visibile di ciò che accade nel Paese, pare d'essere su di un'altro pianeta, dove nella parte bassa della giungla gli animali si danno la caccia per mangiare nella parte alta gli eletti discutono dei grandi sistemi. Dire che sono ignobili incoscienti ti obbliga a chiedere scusa agli incoscienti.
Non tanto per i mancati accordi, per questo basta tornare alla nascita del governo Monti, troppe differenze vi sono e, sopratutto, troppa sfiducia sulla correttezza dell'altro, questo non favorisce nessun serio tentativo di formare il governo, di cui abbiamo un bisogno estremo. Non si possono dimenticare i numerosi tentativi, dalla bicamerale alla commissione per la riforma della legge elettorale, non siamo qui a dire di chi è la responsabilità quì del Paese non gliene importa a nessuno, primi fra tutti gli anarco antagonisti che si rinchiudono in convento, la casa brucia ma si sta discutendo a chi spetta chiamare i pompieri. La storia non ha insegnato niente, non solo a loro ma a tutti noi.

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