martedì 2 aprile 2013

Diritto, furbizia costituzionale e fallimento.


Hanno cominciato in pochi. Stanno protestando in molti. Stiamo parlando dei cosiddetti “costituzionalisti”, cioè gli specialisti del diritto costituzionale. Le elezioni inutili di marzo 2013 saranno ricordate come la Caporetto del Diritto Costituzionale perché tutti hanno una ricetta diversa per risolvere l’«ingorgo-impasse» costituzionale che si è venuto a creare all’indomani del pareggio 0-0 alle elezioni. La cosa più grave, però, è che molti giornalisti, pennivendoli da strapazzo, per dare maggiore validità alle loro tesi introducono i loro articoli parlando di “generici dubbi dei costituzionalisti” sul ruolo e le decisioni prese dal Presidente della Repubblica, come se la responsabilità di ciò che essi hanno maldestramente combinato fosse di Napolitano. Falsi e bugiardi. Per un intero anno, con Monti al governo, invece di occuparsi della riforma elettorale tutti hanno giocato col fuoco. La decisione del Presidente Napolitano è “questionabile” dice qualcuno. Segue un altro, affermando che “sussistono dubbi” sulle iniziative prese dal Presidente. “Discutibili” è un altro termine adoperato da altri. E via discorrendo. Come stanno le cose? Noi offriamo una nostra interpretazione. Non offriamo sentenze. Dire che l’indecisione primeggia è molto. Dire però che l'istituzione di due commissioni di Saggi e la ri-legittimazione del governo Monti non è proprio piaciuta ai partiti è poco. Perché il vero fatto è che il duetto B. & B. è arrabbiato di brutto, perché nessuno dei due ha vinto. Grillo dopo il suo exploit, in cui è diventato arbitro della scommessa di impedire la formazione di qualsivoglia governo, è felice per avere finalmente l’arma potente del ricatto. A lui basta solo questo e lo dimostra ogni giorno, dicendo sempre no. Berlusconi sa che “perdere tempo”, cincischiando in questi balletti delle decisioni di Napolitano, è per lui pericolosissimo. Il tempo stringe e i suoi processi stanno per arrivare a sentenza. Dunque, deve agire. Subito alle elezioni per buttare nella mischia un centinaio di milioni di “pacchi di pasta” e vincere le elezioni. Le sue “nuove” leggi ad personam - prodotte a sua immagine e somiglianza - lo salveranno dalla magistratura. Bersani poi è l’unico ad avere perduto l’aplomb ed è così arrabbiato che per la prima volta non ha detto alcuna battuta, vero termometro del suo fallimento. Il fatto vero è che abbiamo una intera classe politica e giuridica inadeguata, inaffidabile e vicina alla bancarotta per la sua incapacità a pensare e fare il bene del paese. Sia chiaro a tutti che le nuove elezioni non cancellano le responsabilità della stessa classe politica. La responsabilità del duo B. & B. è enorme e non lo dimenticheremo. Che ce ne facciamo di queste persone volgari che al bene comune privilegiano il loro bene personale? E nonostante Grillo, siamo sempre al punto di partenza: “che male abbiamo fatto noi italiani per essere trattati così male da questi fannulloni, Crimi e Lombardi compresi?

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Posso solo dire, rispondendo alla sua domanda , abbiamo usato , male, l'unica arma che ci è concessa. Il voto !
Come sempre accade , in questo Paese, tutti siamo pronti nel dare la colpa agli altri, sono gli altri che ahnno votato male e senza cervello.
Sono gli altri che sbagliando hanno riconsegnato il Paese ad una banda di azzeccagarbugli. Ma.....gli altri chi sono ?
La storia ci dice che ogni volta che si sono create situazioni, solo paragonabili a questa, abbiamo chiamato lo straniero a dirimere i problemi, oggi chi chiameremo ?
Ingrata Patria...

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