Roma. Regione Lazio. L’Assessore con delega ai rifiuti Mario Di Carlo, romano de Roma con forte accento trasteverino, è stato costretto a dimettersi dall’incarico. Il motivo riguarda una sua infelice intervista rilasciata al settimanale Reporter che gli ha fatto ammettere il suo conflitto di interesse con il proprietario della più grande discarica privata romana d’Europa. Tralasciando la volgarità del linguaggio adoperato, di per sé indice di una forte scorrettezza istituzionale, dice Di Carlo che tutti sapevano della sua amicizia con il proprietario della discarica e tutti erano a conoscenza del fatto che andavano a mangiare insieme a ristorante il tipico piatto romano della “coda alla vaccinara”, un intruglio di carne di coda di bue grassa all’inverosimile e difficilmente digeribile a uno stomaco normale. E veniamo alla nostra opinione. Ci dispiace parlare di nuovo dei difetti dei romani ma le ragioni delle dimissioni ci impongono di ritornare per l’ennesima volta sulla facilità dei costumi morali e sulla estrema labilità dell'etica della politica romana. E’ scandaloso quello che è successo. Quello che colpisce in questa squallida vicenda non è tanto il conflitto di interesse del Di Carlo che è stato costretto a confessare il suo “peccato di amicizia” col concorrente privato. No! Quello che colpisce è la mentalità romana del tipo: “siccome tutti erano al corrente della mia amicizia con il proprietario della discarica io non ho colpa”. L’assessore romano non comprende che la sua carica è incompatibile con la sua amicizia verso il concorrente privato e che non avrebbe mai dovuto accettare l’incarico a causa di un evidentissimo conflitto di interesse. Come al solito la questione nasce tutte le volte che entrano in ballo i valori dell’onestà, della trasparenza, della correttezza che a Roma sembrano sconosciuti. Ma ciò che è più insopportabile è il comportamento del Presidente della Regione Lazio, pinocchio Marrazzo. Lui sapeva tutto ed ha fatto finta di non sapere nulla. Ha taciuto. Anzi, peggio, ha dato l’incarico di assessore con delega ai rifiuti proprio all’unica persona alla quale non avrebbe dovuto darlo. Più immorale di così … si muore. Qui le dimissioni non devono essere solo dell’assessore, ma soprattutto del Presidente Marrazzo. Ma quelli di centrosinistra non hanno sempre detto che Loro non avrebbero mai potuto commettere gli errori di Berlusconi?
giovedì 27 novembre 2008
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3 commenti:
Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio!
Carissimo Zeno,
ma cos'è quella cosa marroncina dall'aspetto disgustoso e puzzolente nella foto che hai postato? Spero non sia quello che sembra!
Ciao
Lady Chatterley
E' la pietanza preferita dall'ex assessore del Pd Di Carlo, cioè *coda alla vaccinara*. Piatto immangiabile.
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