mercoledì 19 novembre 2008

Radicalismi intransigenti da evitare e moderazioni liberali da favorire.

Com’è noto questo blog si è sempre caratterizzato in rete per una originalità che lo ha sempre contraddistinto nel panorama dei blog nazionali. L’originalità consiste nell’essere stato sempre e sistematicamente contro la disonestà, nell’accettare il principio che le linee politiche della maggioranza e dell’opposizione possono essere entrambe controproducenti all’interesse dei cittadini quando si confrontano per escludersi l’un l’altro o, peggio, quando fanno gli interessi illeciti di alcuni dei loro grandi elettori (lobbies, criminalità organizzate, collusioni politiche con le varie mafie, etc.), nel rifiutare l’estremismo ideologico e, infine, nell’accettare l’idea che è interesse dei cittadini che i politici di schieramenti avversari si debbano sforzare di collaborare insieme su alcuni temi di interesse nazionale come fanno spesso i leader politici all'estero. Si può non essere d’accordo su questo assioma, ma noi la pensiamo così. Fuor di metafora, siamo dell’idea che Berlusconi e Veltroni dovrebbero trovare un terreno comune di intesa su molte questioni di interesse nazionale e che il proporre politiche del “tanto peggio, tanto meglio” ha l’obiettivo di sfasciare tutto con conseguente danno per i molti, ricchi e poveri, lavoratori e disoccupati, etc. Siamo al corrente che la nostra posizione è ferocemente avversata da una doppia cordata di estremisti della politica. A sinistra e a destra non ci possono soffrire. Per loro, per questi puristi della specie, massimalisti di sinistra e nazionalisti di destra, esiste solo un obiettivo: la tenzone, ovvero il confronto duro e, al limite, la violenza. Sono questi alcuni ingredienti del male che sinistra e destra hanno prodotto alla nazione dal ’68 ad oggi. Terroristi di sinistra e stragisti di destra hanno portato lutti e sofferenze a non finire tra gli italiani. Nonostante sia trascorso un cinquantennio sono sempre in azione, con il loro armamentario di violenze verbali e non, sostenuti da alcune categorie ideologiche che spaziano dal trozkismo velleitario dell’estremismo di sinistra alle frange neofasciste del tifo calcistico dell’estrema destra. Spesso alla base dell’insipienza dell’azione politica di questi novelli Savonarola c’è l’estremismo come bene assoluto. Un esempio recente ce lo offre Claudio Magris a proposito del Sindaco di Roma Alemanno, che ha affermato che “la Croazia non può entrare nell’UE se non riconosce prima lo scempio delle foibe che è avvenuto sul suo territorio”. Orbene Alemanno, a parte alcune inesattezze in questo e in quasi tutti i suoi interventi estremisti da neo-sindaco, innesca micce pericolose sul nazionalismo dei molti neofascisti svincolati dal ghetto ideologico in cui sono rimasti nel dopoguerra perché aiutati da Berlusconi e dal suo partito. Sarebbe “cosa buona e giusta” che il Sindaco di Roma aggiustasse più buche nelle strade di Roma ed evitasse discorsi incendiari che hanno, insieme all’estremismo di sinistra, un solo scopo: spostare lo “scontro della politica” in “politica dello scontro”. Noi non asseconderemo questo progetto, anche perchè la nostra posizione ottiene una chiara conferma nella nomina di Sergio Zavoli a Presidente della Vigilanza, superando quella che è possibile chiamare la "burla degli estremismi", cioè che "se tu mi proponi un massimalista (Orlando dell'Idv) io ti nomino un finto presidente del tuo partito (Villari del PD)". Come si vede, su materie di interesse nazionale è possibile trovare soluzioni condivise col massimo di soddisfazione se si persegue l'interesse generale. A patto però di isolare gli estremisti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo Zeno,

dobbiamo essere moderati ed equilibrati come lo è stato il nostro presidente del consiglio ieri sera a Ballarò?

Ciao
Serse

Anonimo ha detto...

Non ho visto la trasmissione. Dunque, non ho ascoltato l'intervento del nostro Presidente del Consiglio. E' possibile che la coppietta Berlusconi-Di Pietro si siano dette le peggior cose immaginabili. In ogni caso, lo ammetto, non è facile essere moderati in una nazione come la nostra.
Ciao

Anonimo ha detto...

Caro Zeno,

perchè non ci parli del pizzino del moderato liberale La Torre al moderato liberale Bocchino?

Povero di Pietro, è dura essere onesti.
In Italia, politicamente parlando, il più sano ha la rogna.

Saluti
Beppe

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