mercoledì 23 marzo 2005


Do ut des, vero o falso?

"Siamo preoccupati per il futuro del Paese". Quante volte abbiamo sentito o letto questa frase. Eppure la dichiarazione è sempre di grande attualità, come per esempio nei prossimi referendum che ci attendono da qui a qualche anno. La preoccupazione sorge legittima quando il do ut des può significare che Io (Berlusconi, Capo del Governo italiano) do a te (Ruini, Presidente della Conferenza Episcopale italiana) un "aiutino" al Referendum sulla procreazione assistita, invitando il mio elettorato a non andare a votare per annullare il referendum, e tu (Chiesa Cattolica) darai un "aiutino" a me (Berlusconi) per votare contro il no dell'opposizione al referendum confermativo costituzionale relativo alla devolution voluta dal mio amico Bossi. Noi siamo del parere che questo scambio non ci sarà. Il futuro Papa Ruini sa benissimo che sarebbe un errore imperdonabile scambiare questo tipo di favore con il Primo Ministro italiano, perchè commetterebbe un errore irreparabile. Quale? Rovinerebbe in un solo mese un cinquantennio di eccellente immagine acquisita dalla Chiesa Cattolica nel mondo politico nazionale e internazionale a partire da Giovanni XXIII fino all'attuale Papa Woityla. Vi pare poco?

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