venerdì 18 marzo 2005


Politica tragicomica berlusconiana tra sceneggiata da salotto televisivo e dimissioni farsa di un suo ministro.

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto che l'altra sera, nella trasmissione Porta a porta, è stato frainteso. Lui non ha mai detto che avrebbe ritirato il contingente italiano dall'Iraq a Settembre. Ha detto solo che era auspicabile che fosse ritirato, il che evidentemente è diverso. E come al solito è stata la stampa di sinistra a interpretare maliziosamente le sue parole. Peccato che rivedendo in televisione la registrazione, le cose siano andate esattamente al contrario. Dunque, come si spiegano queste incomprensioni? Semplice. La metà degli italiani che lo ostacola in politica non ha ancora capito che tutto il problema nasce da una questione di semantica, cioè tra significati differenti esistenti tra coppie di verbi. Non capite che significa? Ecco spiegato l'arcano mistero che contrappone da quasi quattro anni il Presidente Berlusconi con la stampa di tutto il mondo, soprattutto con quella comunista. Dunque, si tratta del fatto che quando Berlusconi usa il verbo "credere", in realtà intende riferirsi al verbo "auspicare". Capite? A questo punto, tutto diventa chiaro. Berlusconi ha detto che «lui crede che a Settembre ritirerà le truppe italiane dall'Iraq», ma con la precisazione di cui sopra, ha invece detto che «lui auspica che a Settembre le truppe italiane vengano ritirate dall'Iraq». Quindi tutto è ormai chiaro: l'incidente non è mai esistito e con Bush non esiste alcun problema. Peccato che mentre lui crede di avere risolto l'ennesimo incidente a suo favore, la stampa di mezzo mondo si sta facendo una sghignazzata planetaria, ridicolizzando il paese.

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.