Idiozie e idioti.
Telegiornale delle 19. Il Direttore di Rete 4, Emilio Fede, commenta un servizio della sua filoberlusconiana rete televisiva sulla Sicilia. Si tratta della cosiddetta “fuga d’amore” (in dialetto ‘a fuitina) con la quale un giovane costringe (in certi casi con violenza vera e propria) la propria ragazza a seguirlo per alcune notti in un luogo segreto, per ritornare a casa dopo aver consumato il rapporto d’amore. Con questo sistema si costringe la famiglia della ragazza a dover dare l’assenso per il matrimonio dei due. Questi i fatti. E veniamo alle opinioni. Rito barbaro, primitivo, arretrato, rozzo, penoso per chi lo subisce, angosciante per la famiglia della ragazza che subisce una delle più gravi violenze immaginabili. La ragione sta nel fatto che non solo la si costringe a dare l’assenso a un matrimonio non voluto, ma anche perché rappresenta un attentato alla libertà individuale della giovane, oltre che costituire un reato grave. Facendo le dovute analogie si può paragonare al rito barbaro dell’infibulazione che subiscono le ragazze musulmane all’inizio della adolescenza. Purtroppo, come per l’infibulazione, in quella sfortunata terra del profondo sud, sempre più abbandonata a se stessa, il rito ancora resiste, soprattutto in certi strati della popolazione ignorante e senza cultura. Per quale motivo ne parliamo qui? Ci interessa non tanto il fatto sociologico e morale in se, che mette in evidenza aspetti deteriori della mentalità siciliana, quanto il poter commentare le poche parole che il Direttore di quella pessima televisione commerciale ha detto a conclusione del servizio. Con una faccia di bronzo di quelle più sfrontate e con un atteggiamento a dir poco goffo e impacciato, offre un esempio di stupidario classico con il quale tenta di trasformare il fatto grave di leso diritto della persona come di una ragazzata da non prendere sul serio. Anzi. Con le sue parole, si tratta di un gesto romantico, fatto tra ragazzi. Il tutto, sorridendo goffamente (nel migliore dei casi) e riuscendo a nascondere la gravità del fatto. Cosa dire di nuovo di questo indisponente personaggio televisivo che in quanto a gaffe supera addirittura il re delle gaffe, Mike Bongiorno? Una sola cosa. Ma la sua televisione, non doveva andare sul satellite, in modo tale da evitare di trovarselo là ogni sera? Forse, anche questa è una buona ragione da non dimenticare alle prossime elezioni. Ah! A proposito. L’altra sera ne ha combinata un’altra delle sue. Ha messo su una polemica con il filosofo e matematico Giorello. Volendolo offendere, ha prima cercato goffamente di giocare con il cognome del filosofo, poi con le sue qualità matematiche, e infine si è chiesto: “ma chi è questo Girello”? Evidentemente non lo conosceva. Io direi che non poteva conoscerlo. Te capì?
martedì 1 marzo 2005
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