lunedì 2 febbraio 2009

L’Italia di oggi: una classe politica inadeguata incapace di saper affrontare le sfide della modernità.

Un clima di intolleranza e di odio attraversa l’Italia di oggi. Questo è il senso del post odierno che esplicita le nostre opinioni. Non passa giorno che ogni mattina sui giornali non si leggono notizie da brivido: stupri a ripetizione da nord a sud del paese, immigrati picchiati e uccisi, alcuni addirittura bruciati, negozi ebraici e asiatici dati alle fiamme, giovani abbruttiti dalla noia e dalle droghe che picchiano selvaggiamente e abusano povere donne deboli e indifese e altre brutte cose di questo genere. Insomma, un clima di terrore che ricorda una cieca caccia alle streghe, il tutto per vendetta e ritorsione contro immigrati alcuni dei quali per parte loro, approfittando delle maglie larghe della nostra giustizia, hanno preso il nostro paese per un nuovo far west. Il risultato è un clima di intolleranza e di odio che è la logica conseguenza dell’ultimo decennio di avvilente politica italiana che ha permesso a una fetta minoritaria di italiani e di immigrati a delinquere nelle forme più brutali senza che il Parlamento potesse intervenire per prendere delle decisioni e far cessare questa rozza violenza, esercitata sui più deboli. Come si verifica spesso in Italia si va “dalle stelle alle stalle”, ovvero dal “perdonismo” più esasperato alla massima "vendetta”. In verità, chiamare “politica” l’attività parlamentare e di governo di questi ultimi dieci anni è troppo. Vogliamo denunciare in modo esplicito e risoluto l’involuzione che sta subendo la società italiana in merito alla degenerazione razzista, attribuendo la paternità e la responsabilità al principale imputato, che è l’attuale classe politica di governo del nostro paese. L’unica cosa seria che possiamo fare per mettere con le spalle al muro i veri responsabili di questo ritorno degli italiani alla inciviltà e alla regressione etica è denunciare con nome e cognome chi è il reale colpevole. Il vero e unico responsabile di questo “ritorno alle caverne” degli italiani è la classe di improvvisati e avidi uomini delle istituzioni repubblicane che hanno trovato nella “nuova politica” la ragion d’essere del proprio modo di fare denari e potere. Non ci sono altre ragioni. Si tratta di una gigantesca e immorale corsa al guadagno facile di uomini di tutti gli schieramenti, di sinistra, di centro e di destra che si è manifestata con la discesa in campo nella politica di Silvio Berlusconi in lotta con una sinistra becera e fallimentare uscita a colpi di indagini giudiziarie nei primi anni del 1990. In questi ultimi lustri si è formata in Italia una classe di uomini politici mediocre e amorale che con la complicità furbesca del duo più rappresentativo, individuato dalla coppia Berlusconi-D’Alema e dal codazzo di dirigenti politici dei partiti che li hanno sostenuti, ha portato il paese a una gigantesca trasformazione antropologica degli italiani permettendo di far crescere in loro gli appetiti e gli istinti più deplorevoli di cui sono stati capaci. Una classe politica, a tutti i livelli, piena di uomini inadeguati nelle capacità e improvvisati nei ruoli ha permesso a costoro di impedire una corretta navigazione della società nel mare delle crescenti esigenze di trasformazione imposte dalle regole dell'economia mondiale e dalla globalizzazione. Mentre gli altri paesi, a fatica, individuavano soluzioni ai problemi nuovi, noi italiani non siamo riusciti a risolvere nessun nodo legato alla modernizzazione del paese. Nulla è stato fatto. Non è stata gestita correttamente né l’immigrazione, né la crisi economico-finanziaria, né la crescita famelica della criminalità, né la ricerca e lo sviluppo scientifico e tecnologico del paese, né i problemi di bioetica, né l’abuso dei programmi spazzatura della televisione, né i problemi educativi della scuola, né la moralità della vita politica e pubblica dello Stato, né il resto. L’elenco è lungo. Tutti i problemi sono stati lasciati incancrenire e abbandonati al loro destino senza regolarli con politiche appropriate. Anzi, di più. Tutti i problemi sono stati considerati da costoro merce di scambio e scorrerie nel far west della politica degli interessi. Il centrodestra con la nuova rappresentanza del leghismo e del berlusconismo da una parte, il centrosinistra con la nuova rappresentanza delle scassate sinistre massimaliste nei governi locali nelle giunte regionali e con l’esperienza negativa del governo Prodi, il nuovo cattolicesimo con il neo-estremismo dogmatico del duo Bagnasco-Ratzinger, tutti hanno portato il paese all’infarto economico e sociale. Queste le ragioni della brutta piega che ha preso la società italiana in questi ultimi anni. Corollario di questo teorema ci sono le conseguenze di questo modo di intendere la politica. L’incapacità di regolare la società, la precarizzazione del lavoro e la deregulation nel campo della politica sociale ed economica hanno aumentato il divario tra ricchi e poveri, producendo nuovi emarginati e un vero e proprio disastro sociale. La reazione violenta dei più deboli, che sono le fasce più violente e mal-educate della società italiana, è lì a testimoniare questa catastrofe e i pessimi fatti che i giornali riportano in prima pagina sono la fotografia impietosa dello sfacelo della società italiana. Si assiste così a un neo-nazismo di ritorno che sta facendo tornare di attualità uno dei periodi più bui degli anni ‘30, e cioè la discriminazione, il razzismo, la xenofobia e la violenza contro il diverso di matrice fascista. Complimenti a Berlusconi, a D’Alema, a Bossi, alla galassia massimalista dell’estrema sinistra e ai novelli Savonarola Grillo e Di Pietro. Proprio bravi. Ma non nel senso di coraggiosi, ma nel senso manzoniano del termine.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

..qualcuno che pensa, vedo con piacere, che esiste ancora in italia,purtroppo tutte le volte che faccio mente locale e raggiungo lo stesso risultato di pensiero che ho appena letto, mi viene anche da dire..."in fondo è quello che il popolo italiano si merita".... abbiamo di fronte il popolo più menefreghista dell'esistenza,e chi ha il potere questa "piccola" caratteristica non è sfuggita, e cosi continuano imperterriti a fare tutto ciò che hai sopraelencato e ancor di più...sappiamo bene che in verità, "nessuno ti fa ciò che tu non gli permetti" oggi solo perchè vi è più gente che se la passa meno bene si inizia a sentire qualche lamentela, questo perchè l'italianio da buon ipocrita quale è si vede toccato sempre piu spesso, ma dentro di me so bene che le stesse persone che oggi si lamentano,domani se staranno un minimo meglio se ne fregheranno dei loro "simili" e la "politica distruttiva" continuerebbe....questo è il vero e semplice motivo per cui un paese come l'Italia continua ad andare avanti in questo modo...

Cordiali saluti
Massimiliano

Anonimo ha detto...

Caro Massimiliano,
grazie del commento. Colgo l'occasione per aggiungere la seguente considerazione. Mentre i violenti uccidono e discriminano che dire della latitanza del Presidente del Consiglio Berlusconi in tutta questa storia, che non parla e non favella? Cosa mai penserà di questi gravissimi fatti, Lui che quando c'era Prodi al governo fece addirittura una manifestazione chiamata "Security day" criticando la debolezza del Governo delle sinistre? Dove sono andati a finire i muscoli del centro-destra soprattutto di AN quando c'erano le sinistre al governo accusate ogni giorno di deludere la "legittima esigenza di sicurezza" dei cittadini italiani? Come mai le reti Mediaset di Berlusconi magnate delle TV adesso tacciono quando all'epoca di prodi ogni sera criticavano? Il presidente del Consiglio che adesso tace non ha nulla da dire agli italiani ora che è al potere?

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