lunedì 6 febbraio 2012

Dal benessere alla miseria dell’Italia.

Hanno assassinato la società italiana. I mandanti sono tutti i partiti che occupano il Parlamento più le frange estremiste di sinistra e di destra. Gli esecutori sono tutti i milioni di elettori che hanno votato alle ultime elezioni eleggendo “questo” Parlamento che risulta, dati alla mano, il Parlamento con più eletti inquisiti e condannati del mondo. Non ci inventiamo niente se diciamo che l’”omicidio” è stato premeditato. Avevamo la società più bella e generosa della storia. Dalla fine della seconda guerra mondiale avevamo parzialmente ricostruito una splendida Italia, piena di persone intelligenti e generose. Avevamo un Sud onesto e prodigo, composto da gente buona e splendida emigrata in Belgio, in Germania e in America per migliorare le condizioni di vita dei propri figli. Avevamo un Nord laborioso, lavoratore, industriale, che stava realizzando uno dei più straordinari boom economici mai immaginati, con lambrette, vespe e cinquecento a percorrere la penisola in su e in giù, con allegria e spensieratezza. Avevamo una televisione eccezionale che collaborava con un’altrettanta rimarchevole scuola per offrire cultura, capacità critiche e interessi intellettuali ai cittadini e al paese. Avevamo uno stuolo di giornalisti e scrittori illustri, di registi e attori straordinari, di campioni onesti dello sport, avevamo …. avevamo … Poi sono arrivati “loro”, gli imbroglioni, le cricche, i corruttori che con la scusa delle ideologie hanno fatto fuori la Prima e la Seconda Repubblica. Non è rimasto più nulla di ciò che eravamo. Viceversa, ci siamo intrisi in modo vergognoso di ciò che non ci apparteneva, ovvero di cattiveria ed egoismo, di malvagità e cinismo, di scaltrezza finalizzata all’imbroglio e criminalità. Eravamo poveri di denaro e ricchi di valori. Adesso siamo ricchi di soldi e miseri di virtù. La mediocrità impera in tutta la nostra società. I servizi sono tutti nelle mani di improvvisatori, inetti, inesperti e incapaci che hanno avuto il posto fisso per nepotismo o per raccomandazione. Abbiamo “assassinato” una delle più belle società che esistevano al mondo e che molte nazioni ci invidiavano. Adesso, ogni giorno, spuntano fuori come funghi notizie da far accapponare la pelle. L’ultima viene dalla cloaca umana per eccellenza, chiamata Roma, nella quale un ventiseienne violento ha buttato nel Tevere il proprio figlioletto di meno di due anni perché aveva litigato con la sua compagna. Quella attuale è ormai diventata a pieno titolo la nuova Sodoma e Gomorra del XXI secolo, con l’aggravante della trasformazione del nostro DNA in esseri umani senza valori, senza interessi culturali, senza nulla che sia legato a una condizione di alta e valoriale umanità. Non esiste più l’idea stessa di famiglia come l’abbiamo conosciuta. Anzi è contrastata l’idea stessa della famiglia come il luogo di affetti e di ricchezze spirituali, dove un padre e una madre si sposano e allevano amorevolmente figli con responsabilità. Adesso non ci si sposa più perché è di moda scegliere solo "compagni e compagne" e non mariti e mogli. Si sceglie in modo egoistico e consapevole non un partner per la vita ma un compagno per il presente, con l’obiettivo dichiarato che se i rapporti non andranno bene al diavolo i sacrifici e le rinunce, ci si separa e si divorzia, e dopo si inizia con un “nuovo giro”. E questa sarebbe la modernità? Ormai, complice un relativismo che è laico ma anche religioso, che supera la stessa idea di laicità e di fede e mette tutti nello stesso calderone, credenti e non credenti, con lo scopo di fare soldi, comprare piaceri e avere potere, abbiamo toccato il fondo. In tutta questa squallida vicenda noi non perdiamo l’ottimismo della volontà perché siamo convinti che ancora esistono gruppi di cittadini onesti che a fatica si stanno aggregando, nel più assoluto silenzio di una stampa di regime, per resistere alla falcidia del rampantismo politico delle parlamentari di turno per combattere il cinismo e l’opportunismo della politica italiana. I Signori della politica, cioè gli Alfano e i Bersani, con i loro compagnucci di viaggio, sono avvertiti perché stanno dimostrando di non avere compreso la gravità della situazione. Per parte nostra invitiamo i cittadini a disapprovare questa modalità leggera di rivoluzione dei capi di maggioranza e opposizione, cercando di far capire loro che solo comportamenti etici e morali corretti che presuppongono sacrifici e diete pesanti, innanzitutto dei politici, potrà essere soddisfatta l'esigenze della nuova società. Non c’è alcuno spazio per le mediazioni.

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