domenica 26 febbraio 2012

La beffa della prescrizione.

Perché nel diritto esiste la prescrizione? Vediamo come viene definita e perché. Lasciamo stare il diritto civile ma nel diritto penale perché dovrebbe essere una scelta di civiltà regalare al reo l’impunità? In diritto penale secondo Wikipedia la prescrizione “determina l'estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo. La ratio della norma è che, a distanza di molto tempo dal fatto, viene meno sia l'interesse dello Stato a punire la relativa condotta, sia la necessità di un processo di reinserimento sociale del reo”. Fabio Tonacci sulla Repubblica di ieri afferma in più che “è un istituto che risponde a un principio di economia, evita cioè che il sistema giudiziario continui a impegnare risorse per perseguire un reato commesso troppo tempo prima e per il quale risulta meno sentita socialmente l'esigenza di tutela. E' una garanzia anche per l'imputato, perché col passare del tempo ha più difficoltà a recuperare fonti di prova a suo favore”. In sintesi, le motivazioni si riferiscono sostanzialmente al fatto che: “perché insistere contro un povero disgraziato, che potrebbe essere responsabile di un crimine, tanto tutto rimarrà come prima”. Un ragionamento da gentiluomini per il reo ma da crudeli e spietati con la vittima. O no? A noi questa scelta sembra squilibrata. E poi, è giusto in una società che dovrebbe credere nel diritto e nella libertà di tutti a non subire reati, si fa volutamente una norma che permette di evitare una sentenza? E, continuando, è giusto che ci sia un messaggio così altamente diseducativo che afferma che se il reo riesce a farla franca per un certo periodo è salvo, nonostante tutto? E’ giusto? No. Secondo noi non è giusto. Anzi, è altamente iniquo. E allora perché si afferma che l’istituto è un segno di civiltà? Per il semplice motivo che chi fa la norma può poi utilizzarla a suo favore. Ed ecco la corsa a ogni legislatura a diminuire la durata della prescrizione. E visto che ci troviamo, chi è il massimo sostenitore della norma? Lo sanno anche le pietre: quel Silvio Berlusconi che è un classico esempio di come si può rovinare il tessuto morale e sociale di una società a causa delle sue leggi ad personam. E, infatti, da reo che doveva essere si è salvato con il classico “non luogo a procedere” per prescrizione dei termini.

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