venerdì 27 aprile 2012

Dirigenti Acea e sordità: sordi che non vogliono sentire.


Il 12 Dicembre 2011, all'indirizzo redazioneweb@aceaspa.it, abbiamo spedito una mail alla municipalizzata Acea di Roma nella quale protestavamo per la criptica struttura della nuova bolletta di energia elettrica, che impedisce al comune cittadino di capire e interpretare correttamente il consumo dei kWh letti al contatore in relazione al totale da pagare. La mail precedente si concludeva dicendo: non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. A conoscenza, purtroppo, della mancanza di sensibilità degli operatori di questa poco trasparente Municipalizzata romana, abbiamo tentato di sollecitare il loro 'amor proprio' comunicando che il sito web Acea, alla voce Glossario (ce ne sono addirittura due [1] e [2]), conteneva degli errori tecnici inammissibili a un'azienda che paga fior di quattrini dei contribuenti a una pletora di ingegneri dipendenti, e alla bisogna di collaboratori, che hanno finora mostrato un deficit ragguardevole di competenze. Per essere più chiari, avevamo individuato decine di errori di matematica e fisica nelle unità di misura presenti nella parte tecnica del sito Acea.

Ci aspettavamo una qualche reazione. Invece nulla. Per cui ci rifacciamo vivi nella speranza che questo benedetto amor proprio (o dignità?) dei vertici dell'Azienda producesse il miracolo di una risposta.Ci chiediamo se è seria un'azienda che riceve una comunicazione da un suo cliente che cerca di aiutarla nella individuazione di criticità ed essa, inspiegabilmente, si chiude in un silenzio "assordante". Delle due l'una: o si è professionalmente inadeguati a gestire un rapporto appropriato con i clienti o si ha qualche cosa da nascondere, a meno che il Dirigente responsabile Acea non abbia lo stesso vizietto che aveva Alberto Sordi, nei panni del Marchese del Grillo, quando l'interlocutore lo incalzava a rispondere. Pongo due semplici domande. La prima: perché si è complicata la lettura della bolletta? La seconda: chi sono gli “Esperti” che l'hanno modificata (sono gli stessi che hanno commesso gli errori presenti nel Glossario?) e quanto è costata l'operazione di cambiamento? Questa domanda la mettiamo in relazione a quanto abbiamo letto sul Corriere della Sera, del 20 Aprile 2012, "Cronaca di Roma" nel quale compaiono le scriteriate retribuzioni del Presidente Giancarlo Cremonesi che prende 408 000 € e dell’AD Marco Staderini attestato a 476 000 € e, sullo stesso ordine di grandezza, abbiamo Stefano Tempesta, Andrea Bossola, Francesco Sperandino e Sergio Agosta tutti dirigenti, retribuiti in media con circa 440 000 € ciascuno e poi Paolo Gallo 352 866 €, Enrico Laghi 286 500, Corrado Gatti 227 500 € e Alberto Romani 231 390 €. I dati sono presi dall’articolo di Ernesto Menicucci a pag.2, che ringraziamo per la completezza delle informazioni. E insieme a questi capoccioni di vertici aziendali, a quanto ammontano le congrue date a degli ingegneri che commettono errori da matita blu?
Corollario: è lecito diffidare? A parere del migliore conoscitore dell'umana e inossidabile romanità, il Senatore Giulio Andreotti ha detto: “a pensare male si commette peccato ma si azzecca sempre”. Siamo a disposizione per pubblicare, ci auguriamo, smentite dagli interessati. Per il resto “chi tace acconsente”.

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