giovedì 5 aprile 2012

Trasparenza e onestà nella politica.

Il Presidente della Repubblica, in relazione ai casi di notevole gravità verificatisi per la gestione dei soldi pubblici che i partiti utilizzano a fini di rimborsi elettorali, ha dichiarato che “ci vuole trasparenza”. Noi aggiungiamo anche onestà e dirittura morale. In altre parole il Presidente Napolitano invita tutta la classe politica a rivedere le regole sul finanziamento dei partiti per evitare che continui la perniciosa pratica di spendere i soldi del finanziamento per ragioni private degli interessati. Questa la notizia, che commenteremo brevemente. Trasparenza, regole, onestà, moralità sono tutti sostantivi accomunati da un solo significato: che i politici che ci rappresentano in Parlamento devono (non possono) essere retti e onesti e credere nelle regole dell’Etica. Non è accettabile la disinvoltura con la quale i partiti delegano certi tesorieri (sarebbe meglio chiamarli furfanti) a gestire decine di milioni di euro di rimborsi elettorali e si scopre successivamente che sono stati utilizzati per interessi privati dei capi-partito. Ora più che mai si invitano tutti i cittadini che vogliono un reale cambiamento della classe politica a credere nella proposta di istituire un Codice Etico col quale ogni candidato si impegna a essere trasparente, onesto e moralmente inattaccabile. Il resto sono chiacchiere. E chi continuerà a essere indifferente, dicendo che “tanto i politici mangiano sempre” allora vuol dire che il medesimo è complice di questa teppaglia, perché non fa nulla per modificare lo sconcio di oggi. Non si può aspettare che siano gli altri a fare.

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