venerdì 23 novembre 2012

L’imbroglio della nuova legge sulla diffamazione.


Cose da pazzi! Un Parlamento che manca di dignità, perché è strapieno di parlamentari inquisiti o condannati con sentenze di tutti i colori, ha deciso che per salvare il berlusconiano direttore del Giornale Sallusti sta varando una legge ad personam in cui invece di sostituire la pena carceraria per il direttore con una pena di risarcimento civile più o meno elevata a seconda della gravità, toglie la pena al medesimo e la introduce per i giornalisti. Già questo semplice fatto ha dell’incredibile. Ci sembra il “gioco delle tre carte”. Ma la conseguenza più singolare di questo voto dei parlamentari, che lo ricordiamo hanno votato col voto segreto e dunque senza vincoli e nella massima libertà, sono le conseguenze di questa scelta. Che cosa si sono inventati? Che se il giornalista firma l’articolo e viene condannato va in carcere mentre il suo direttore no. Se invece il giornalista non firma l’articolo non va in carcere né lui né, a maggior ragione, il direttore. E sapete chi decide se firmare o no l’articolo? Il direttore. Così i giornalisti e i direttori dei giornali berlusconiani che buttano fango su tutti i cittadini diffamando a più non posso potranno continuare a farlo "alla grande". Dunque, siamo passati da una legge attuale che penalizza solo il direttore, perché permette con la sua autorizzazione di non pubblicare il nome del giornalista (perché per esempio è radiato dall’Ordine) a una legge che penalizza solo il giornalista a condizione che il direttore lo voglia o meno. E' un contentino a Sallusti che è stato condannato con l’attuale legge. E così Sallusti e il suo omologo Belpietro di Libero potranno oliare la loro macchina del fango berlusconiana diffamando tutti e tutto. Complimenti agli attuali parlamentari, tra i quali ci sono un’altissima percentuale di condannati. Ecco perché è necessario che alle prossime elezioni i cittadini siano informati se il candidato Tizio abbia o meno firmato il Codice etico. Se non lo avrà firmato non lo voteremo mai!

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Questa fà il paio con l'ultima dichiarazione del "segretario" Alfano. Vediamo, dichiara apertamente che lui "non ci sta" se nelle liste delle primarie ci saranno inquisiti, dopo di che dichiara anche che se il "presidente" decide di partecipare le stesse, primarie, sono inutili. O ci prendono per mentecatti o ci prendono per citrulli ! Come puoi dichiarare prima quello che successivamente, con i fatti, sconfessi ? Misteri della cosidetta politica !

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