sabato 10 novembre 2012

Sorprese e conferme della inidoneità dei politici.


Sorprese a ripetizione sotto il cielo della politica. C’è paura nella Casta che tra poco, all'indomani delle nuove elezioni, si verifichi una rivoluzione. Il Presidente del Senato il pi-di-ellino in naftalina Renato Schifani, con una dichiarazione sorprendente, informa che “per evitare una vittoria schiacciante di Grillo all’80% è necessario alzare di molto la soglia del premio di maggioranza”. Ha detto proprio così. Il “piccolo Rascel” non ce l’ha fatta più e ha mostrato la sua vera natura. La seconda carica dello Stato esce allo scoperto con una dichiarazione che dire anomala è poco. Colui che dovrebbe astenersi da interventi di parte e copiare l’eccellente Presidente della Repubblica dichiara che se non si fa presto “morirà la democrazia”. E’ veramente insolito che uno dei massimi rappresentanti del pensiero del “predellino” faccia una simile affermazione pubblica ai microfoni, che Grillo ha definito “un golpe”. Ma l’aspetto più sorprendente e singolare della faccenda è che il nostro Renatino stimola la Casta a sbrigarsi. Per fare che cosa? Forse la riduzione delle inaccettabili prebende dei parlamentari? La sconcertante ineleggibilità dei parlamentari che hanno commesso reati e hanno sentenze addirittura passate in giudicato? Il dimezzamento del numero dei senatori dell’Alto Consesso che il piccoletto dirige? No! Dobbiamo fare presto a modificare l’attuale legge elettorale, cioè la Regola delle Regole che avrebbe dovuto essere immodificabile come avviene in tutti i paesi del mondo. Avete mai sentito dire che in Francia, in Germania, in Inghilterra, in Spagna, negli USA, in Canada, in Australia e via discorrendo si fanno le maratone per cambiare al più presto la legge elettorale? Questa storia che in Italia si deve cambiare la legge elettorale ogni legislatura è lo specchio della inaffidabilità della attuale classe politica. Quello che si DEVE cambiare sono, al più presto e prima di tutto, i nomi dei 630 onorevoli e dei 315 senatori. Quelli attuali sono dei pigmei, ottusi e ciechi. Non vedono che sta loro cadendo in testa il tetto.

3 commenti:

Ennio ha detto...

Concordo pienamente.

Sappiamo da tempo che i partiti avrebbero cercato sino all’ultimo di piegare la legge elettorale ai loro interessi contingenti. Ora che le elezioni si avvicinano faranno di tutto e di più per conservare il loro potere o almeno il posto per le loro nomenclature.

Occorre che il prossimo Parlamento sia costituente e vari da subito una legge elettorale potenzialmente “eterna”.

Zeno ha detto...

Caro Ennio,
ho letto con molto interesse il suo articolo "APOLOGIA DEL VOTO DEBOLE: L’ITALIA FRA REALTA’ E SPERANZA" all'URL http://www.ilmovimentodopinione.it/jo/index.php/item/1123-apologia-del-voto-debole-l%E2%80%99italia-fra-realta%E2%80%99-e-speranza.html Lo trovo interessante. C'è un'analisi notevole e adeguata della realtà politica di oggi. Emerge un'Italia sempre più in balia delle onde di un oceano di disaffezione dei cittadini del Bel Paese che non prefigura nulla di buono. Esistono poche alternative alla domanda di etica della società. Forse una delle poche cose intelligenti che si possono fare è di chiedere ai candidati alle prossime elezioni l'impegno a firmare un codice etico come quello presente a questo url http://gigliolaibba.wordpress.com/2012/11/05/li-vogliamo-davvero-tutti-a-casa-5-effetti-del-nostro-voto/
Potrebbe essere la molla per avere più credibilità da questa classe politica.

Giancarlo ha detto...

La di là dell'aspetto della seconda carica della Repubblica è certo riprovevole che , appunto con la sua carica, faccia questo tipo di commenti. Devo dire che alla fine quello che sembra il maggiore danneggiato ne sarà il maggiore beneficiario.
Vogliamo vedere ?
P.S. Resto sempre dell'idea che gli eletti devono essere in numero conseguente agli elettori, vedremo così il numero dei parlamentari scendere di pari passo alla astenzione !

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