martedì 1 aprile 2008

Corteggiamenti e matrimoni.


Tranquilli, non stiamo parlando del corteggiamento di qualche bella candidata del PD di Veltroni a uno dei figli di Silvio Berlusconi per sistemarsi. Si tratta di tutt'altra cosa. Per fortuna. La stampa politica sta facendo circolare in questi giorni il nome di Mario Monti per il ministero dell'Economia nel caso in cui vincesse Veltroni. Se le cose stanno veramente così diciamo subito che questo, per quanto ci riguarda, è un atout di straordinario valore aggiunto nella campagna elettorale di Veltroni. Noi siamo dei "montini" arciconvinti da tempi non sospetti. Guardate cosa avevamo scritto venerdì 25 gennaio 2008
«[...] il governo brillante che noi desideriamo per i prossimi mesi deve avere per colla il dialogo con Berlusconi, almeno sulle tre grandi questioni della riforma elettorale, della riforma istituzionale e dell'economia. Il nome noi lo abbiamo: si tratta dell’ex Commissario UE alla concorrenza Mario Monti, uno dei pochi uomini in grado di garantire le tre condizioni della credibilità, della equidistanza e della
apartiticità, oltre al prestigio internazionale. Riceva il gradimento dei due principali partiti del Parlamento e faccia una riforma elettorale proporzionale alla tedesca con forte sbarramento. Si impegni al meglio per gestire le gravi emergenze. Introduca una ventata di onestà e di moralità nella vita politica governativa e poi si vada subito a votare con la nuova legge.»

E mercoledì 27 ottobre 2004 a proposito della sostituzione del Commissario europeo Buttiglione abbiamo altresì detto:
«Il Presidente del Consiglio ha commesso un grossolano errore di sottovalutazione, dovuto al fatto di aver preferito l’On. Buttiglione all’eccellente, unico e bravissimo Mario Monti. Ha sbagliato. Il paese ne esce male da questa sua maldestra decisione.»
E poi sabato 24 luglio 2004
«L’ex-Commissario Mario Monti è stato sostituito dall'On. Buttiglione alla Commissione Europea. L’avevamo pensato. L'avevamo scritto. Eravamo preoccupati che si avverasse, ma facevamo gli scongiuri. Se nella zucca del Presidente del Consiglio ci fosse stata intelligenza politica, l'eccellente Mario Monti avrebbe dovuto essere riconfermato. Così non è stato. Cosa volete. I politici che ci governano sono questi. Se Monti fosse stato ungherese, il Primo ministro magiaro Medgyessy Péter non lo avrebbe mai cambiato, neanche a cannonate. Ma noi siamo italiani».
Dunque, il corteggiamento di Mario Monti da parte di Veltroni ci fa piacere e lo caldeggiamo vivamente. Desideriamo concludere questo post con una curiosa e singolare attività foriera di guai per Berlusconi. La più grossa sciocchezza commessa dal Cavaliere è stata quella di avere licenziato i migliori collaboratori facendosi contemporaneamente aiutare dai peggiori. Un esempio? Ha iniziato con il licenziamento di Montanelli. Ha proseguito con l'uscita dell'avv. Vittorio Dotti. Ha continuato con l'ex presidente del WTO l'indipendente Renato Ruggiero. Licenziato anche lui. Con Dini e Urbani la stessa cosa, licenziati entrambi. Si è messo contro Follini e lo ha fatto dimettere. A Commissario europeo con Barroso ha fatto dimettere Mario Monti sostituendolo con l'inadatto Buttiglione. E poi il Cavaliere si chiede perchè i migliori gli sono contro? Se lo faccia spiegare da Paolo Bonaiuti che com'è noto è un uomo collaboratore "imparziale" e molto in gamba.

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