mercoledì 2 aprile 2008

Sedani rigati alla zucca.


Questa mattina, dopo il semiconfronto di ieri sera tra i due maggiori candidati che si sono sfidati in TV a distanza, ho deciso di non scrivere nulla di politica. Sono mezzo rassegnato per gli sviluppi politici che sta assumendo questa campagna elettorale. Dunque, oggi niente politica! Mi butto in cucina, almeno gusto qualche pietanza. E di pomeriggio vado a vedere il film "La banda". Dicono che sia un film veramente interessante. Vedremo. Andrò allo spettacolo delle 16,30 e uscirò, presumibilmente, alle 18.30. In tempo per fare ancora qualcosa in città.
Il titolo della pietanza è già un programma. Ricetta semplice, economica e gustosa. Oggi a pranzo desideravo mangiare qualcosa di diverso. Questa mattina alle 9.00 circa sono andato al mercato. Ho comperato una fetta di zucca del peso di 3 newton circa. Dopo un'ora di attenzioni girando nella calca del mercato, con i mariuoli pronti a scippare qualche portafoglio agli sprovveduti, ho deciso che era arrivato il momento di rientare a casa. In cucina ho tagliato a metà una piccola cipolla e ne ho tritato circa 20 g. In una padella del diametro di circa 30 cm ho imbiondito la cipolla tritata con un cucchiaio abbondante di olio extravergine di oliva a spremitura a freddo (sapete, a tavola come nella vita sono un po' esigente). L'ho fatta friggere a fuoco basso per circa 2 minuti. Nel frattempo avevo sbucciato la zucca e l'avevo tagliata a tocchetti non troppo grandi, nè troppo piccoli. Li ho messi nella padella con il soffritto, ho aggiunto circa un bicchiere di 150 g di acqua, un pizzico di sale (i cuochi professionisti dicono q.b.) ed ho raschiato un quarto circa di dado da brodo della Maggi. Perchè la Maggi? Ve lo avevo detto che sono esigente. Allora "pipa e silenzio" e andiamo avanti. Ho coperto la padella con un coperchio, lasciando una piccola fessura ed ho fatto cuocere per circa mezz'ora, sempre a fuoco lento, il tutto. Nel frattempo ho cotto circa 80 g di sedani rigati della De Cecco in abbondante acqua salata. A cottura, dopo circa 12 minuti, ho scolato la pasta ed aggiunto la zucca con una spolverata di formaggio grana grattuggiato. Da leccare i baffi. Adesso con la pancia piena e sazio sono qui a scrivere il post di oggi. Ho saltato il secondo, sapete io non sono un mangione. Mangio poco, misurato, ma bene. Che ci volete fare. Dicevo che non ho preparato il secondo ma il dessert si. Ho preparato una pera decana di circa 350 g, sbucciata e tagliata a metà. Tolto il torsolo ho riempito il vuoto con del formaggio filadelfia molle. Sul ripieno ho aggiunto una spolveratina di noci tritate e sopra mezza gheriglia, sempre di noce. Cosa ho bevuto a pranzo? Bella domanda. Vi meraviglierò. Non ho bevuto vino. Ho bevuto una lattina di birra Guinness, naturalmente scura e fredda q.b. Adesso sto benone. Ah, quasi dimenticavo. Per coloro che non avessero contezza dell'unità di peso nel Sistema Internazionale di misure ho messo il newton come unità di forza gravitazionale dovuta all'attrazione della Terra sulla massa della zucca. In effetti, alla buona, per i neofiti di scienza, 3 newton di zucca equivalgono a circa 300 g. Lo sapevate? Allora bravi. Siete sicuramente in gamba. Vi saluto. Almeno per oggi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Signor Zeno, sono la casalinga di Voghera. Grazie per la sua gustosa ricetta. Ho detto a mio marito:" Proviamola, no! Se poi non ci piace possiamo sempre darla al gatto!" Sa, a noi piace provare tutto. Abbiamo provato anche Berlusconi, ma ci ha un pò deluso. Adesso, oltre alle penne rigate con la zucca, ci piacerebbe provare anche Veltroni. Poi, se non ci piace, possiamo sempre mandarlo in Africa!!

Anonimo ha detto...

Cara "casalinga di Voghera", lei ha provato Berlusconi e non le è piaciuto? Capperi! Non sapevo che a Voghera le casalinghe con i loro mariti fossero dei cannibali. Sa, noi che abbiamo fatto il "militare a Cuneo" le auguriamo che Veltroni la renda felice. Purtroppo il risultato elettorale non dipenderà nè da una casalinga, nè da un webmaster improvvisato ma da ben 40 Mega soggetti, chiamati italiani, di cui non c'è molto da fidarsi, soprattutto di quelli che vivono nelle regioni o del profondo nord, o del profondo sud. Bossi e Lombardo faranno il pieno, purtroppo. Comunque, continui a seguirci. E' possibile che dopo le elezioni saremo costretti a cucinare il risotto alla milanese. Cuntèn?

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