Era inevitabile e facilmente prevedibile. La trasmissione elettorale di ieri sera su Canale5, condotta da Mentana nel programma Matrix, non è stata imparziale. Il conduttore, in evidente difficoltà a causa del conflitto di interesse del proprietario di Mediaset, non è riuscito a uniformare le due interviste agli stessi standard. Sciolto e scrupoloso con Veltroni, ingessato e debole con Berlusconi. E’ stato privilegiato in modo inopportuno Berlusconi, ovvero il datore di lavoro dello stesso Mentana. Niente di eccezionale, s'intende. Piccoli trucchi per avere la meglio sull’avversario. Si va dalla forzatura di ridurre drasticamente il tempo di interruzione dello spot pubblicitario (lungo per Veltroni, brevissimo per Berlusconi) alla imposizione di una durata complessiva differente delle interviste (più corta per Veltroni, leggermente più lunga per Berlusconi). Ma la violazione più grave ha riguardato il fatto che il candidato Berlusconi, per l’intera durata della intervista, non ha permesso al conduttore di fargli le domande in libertà. Berlusconi ha sempre parlato velocemente, a raffica, rispondendo a domande mai fattegli, dirigendo l'intervista ad usum delphini in modo da impedire gli interventi del conduttore. Ne è uscita fuori un’immagine spiacevole di irritante tracotanza di Berlusconi che si impone, come al solito, non per la "qualità" delle risposte ma per le continue denigrazioni dell’avversario. Inaccettabile.
sabato 12 aprile 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento