Il Senatore Riccardo Villari del PD, napoletano doc come il suo maestro Totò, l’ha fatta veramente grossa. Per battere l’insuperabile e ineguagliabile attore, celebre per essere riuscito a vendere il Colosseo all’ingenuo italo-americano Decio Cavallo, ha pensato bene di dare la sua disponibilità a Berlusconi di essere eletto Presidente della Vigilanza RAI, salvo poi a non dimettersi quando i due schieramenti, di maggioranza e di opposizione, glielo hanno chiesto. Adesso gongola, perché oltre al prestigioso incarico che non intende mollare (di per sé vale la vendita di un Colosseo), avendo rovinato il fegato all’intero staff dirigenziale del PD di Veltroni e adesso anche a quelli della maggioranza, potrà aspirare anche al nuovo incarico di “epatologo ufficiale del Parlamento” (che equivale alla vendita di un altro Colosseo). Chi meglio di lui può risolvere i problemi “di fegato” di Veltroni e Berlusconi?
venerdì 21 novembre 2008
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2 commenti:
Carissimo Enzo,
ma ti sembra possibile che tutti i traditori siano nel centrosinistra? Ma come li scelgono i senatori?
Se fossi Veltroni, darei le dimissioni e lascerei il PD andare alla deriva. Veltroni non è adatto al ruolo che ha, è troppo ingenuo.
Il Parlamento puzza come una discarica a cielo aperto.
Di Pietro è il punto zero dal quale ricominciare, l'unica speranza per rifondare la politica con quei pochi onesti che sono sopravvissuti.
Tutte le tue osservazioni mi sembrano adeguate. Ho dei dubbi solo su Di Pietro che fa politica, adeguata anche qui, a corrente alternata. Ha scritto bene Curzio Maltese oggi dicendo che la "questione Villari" è il prodotto della furbizia di tutti i recitanti sulla scena della politica italiana. Il caso La Torre è esemplare. Dovrebbero vergognarsi tutti, proprio tutti. Io per parte mia, in questa faccenda, mi vergogno da morire per essere un cittadino di una nazione che fa ridere tutto il mondo. Purtroppo.
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