giovedì 15 marzo 2012

Pdl e Berlusconi come il lupo.

Il governo Monti vuole modificare il disegno di legge sulla corruzione e l’illegalità attualmente in discussione alla Camera dopo essere stato approvato al Senato dal precedente governo Berlusconi. Il governo Monti si è reso conto che così com’è il ddl è talmente annacquato da essere inutile. Ha presentato quindi alcuni emendamenti efficaci, tra i quali nuove ipotesi di reato, per emendarlo e renderlo più incisivo e meno limitato del precedente. Indovinate un po’ quale forza politica in Parlamento si è opposta e ha addirittura lanciato avvertimenti quasi mafiosi, del tipo : “il governo in materia di corruzione, Rai, frequenze tv e giustizia si tenga fuori”? Avete indovinato: il Pdl, ovvero Alfano, cioè Silvio Berlusconi, apparentemente imboscato dal suo amico Putin ma sempre attento e attivo in politica. Come dire “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. I mali dell’Italia si conoscono benissimo e sono quasi tutti concentrati in tre paroline: corruzione, illegalità, incertezza delle condanne. Cambiare queste parole nei loro contrari (onestà, legalità, certezza della pena) renderebbero il nostro paese invidiabile e molto più vivibile. Prendiamo nota di chi non lo vuole così.

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