giovedì 29 marzo 2012

Prove finali di suicidio del Pd.

Era inevitabile che andasse a finire così. Tra dichiarazioni piccate e ripicche Monti e Bersani sono giunti all’epilogo. La tregua tra Pd e Monti è terminata. Non è una questione di autocontrollo ma di inconciliabilità tra due mondi, quello di Monti che si è stufato di vedere in azione i vecchi metodi della mediazione politica e dell'annacquamento e quello di Bersani che considera il modo sbrigativo di Monti il pericolo principale alla sua leadership. Una CGIL aggressiva contro Monti, che dichiara lo sciopero nazionale Bersani non la può ignorare. Lo sponsor maggiore di Bersani è passato alle maniere spicce, chiedendogli di allinearsi alle sue decisioni. La nicchia ideologica della sinistra è sempre più attiva. Sente odore di elezioni e vuole rompere col governo Monti. Tra vendoliani, dipietristi, camussiani, landiniani, dalemiani & C. da una parte e Monti dall’altra si sta assistendo a prove finali di suicidio e al conseguente ritorno alla vittoria di Berlusconi. Già Berlusconi. Dallo scontro tra Monti e Bersani il capo di Mediaset ha tutto da guadagnare. E poi, quando Monti dice che ha "la fiducia degli italiani mentre i politici no", dice forse una bugia?

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.