mercoledì 19 gennaio 2005

Perché solo i politici hanno responsabilità? E gli alti Dirigenti, no?

In una discussione relativa alla Riforma della scuola superiore, il Presidente dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Fisica (AIF), prof. Riccardo Govoni, in collaborazione con altre analoghe associazioni come quella degli insegnanti universitari SIF e quella degli astronomi SAIt , hanno criticato l’impianto del progetto ministeriale di riforma generale dell’intera scuola liceale, magistrale, tecnica, ecc… A un certo punto, prima di concludere, il Presidente AIF ha detto: “[...]Come vedete la nostra richiesta, supportata da argomentazioni che riteniamo valide, è stata disattesa. I quadri orari emersi (ci hanno riferito) sono il frutto di un lavoro interno alle Direzioni agli Ordinamenti che hanno un nucleo centrale basato su Ispettori di altre discipline. Ma forse non è questo il punto[…]”. Ci permettiamo di intervenire sulla querelle, perché la questione ci tocca direttamente come cittadini e anche come lavoratori.
Il Presidente afferma che forse non è questo il punto. Noi, invece, pensiamo che sia “proprio questo” il punto. In altre parole, pensiamo che la questione più importante sia legata a due aspetti delicati. Il primo riguarda il "lavoro interno alla Direzione degli Ordinamenti". Il secondo, riguarda il "nucleo centrale basato su ispettori di altre discipline". Ci spieghiamo. I docenti di fisica della scuola secondaria superiore, sono tutti insoddisfatti sia del “documento sulla licealità”, sia dell'altro, forse il più pericoloso, che è il “decreto legislativo concernenti la definizione delle norme e dei livelli essenziali di prestazione relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione […]” con il quale si affossano definitivamente il ruolo e il senso dell’insegnare fisica nella scuola superiore. Per inciso, osserviamo che quando un documento ha un titolo chilometrico (e addirittura nella citazione ne è stato omessa una parte), vuol dire che nasconde qualche inghippo per celare qualcosa. Ma andiamo subito alle due questioni che ci interessano di più e che non sono separate tra di loro, ma strettamente interdipendenti. Senza un adeguato monte ore annuale e senza una attività empirica significativa, le scienze fisiche non potranno più contribuire alla crescita dei futuri giovani italiani. Questo deve essere chiaro. Non saranno i provvedimenti di "educazione creativa" così come furono quelli di "finanza creativa" dell'ex-Ministro del Tesoro, Tremonti, che cambieranno in meglio la scuola italiana. Due parole ci hanno colpito nella coppia di citazioni. La prima è “Direzioni” e la seconda è “Ispettori”. Ebbene, è giunto il momento che si parli di questa duplice categoria di operatori ad “alto livello” che, a nostro parere, hanno sicuramente responsabilità nella definizione dei contenuti dei due documenti. Noi non crediamo che il Ministro in persona si sia seduto al suo tavolo e abbia scritto di pugno i due documenti. Noi crediamo che i Direttori Generali e gli Ispettori Ministeriali siano persone che hanno contribuito a costruire l’ossatura dei due documenti e che, pertanto, hanno una loro responsabilità relativa alla definizione minimale dei contenuti di fisica presenti nel documento, sia in termini di ore, sia in termini di “senso”. Attenzione. Non vorremmo essere fraintesi. La nostra critica non è “politica” o sindacale. Noi non siamo né iscritti ad alcun partito, né siamo pericolosi sovversivi extraparlamentari. La nostra critica è una critica da operatori culturali e da cittadini e basta. Si tratta, pertanto, di un punto di vista personale, «internista», che proviene dal di dentro del sistema educativo e si ritiene di dover indicare due categorie di alto valore e peso , come quelle dei Direttori Generali e degli Ispettori Ministeriali, che hanno “potere” decisionale. I fatti sono noti. L’apprendimento scientifico degli studenti in Italia è di basso profilo e con la Riforma peggiorerà di molto. Lo sanno questo, le due categorie di esperti? E’ inutile prenderci in giro. Sia la definizione del monte ore annuale, sia la struttura generale e i quadri di visione inerenti al ruolo e al significato del “fare fisica” nella “nuova” scuola, vengono profondamente ridotti e minimizzati in termini di idee e di acquisizioni cognitive. L’apprendimento della fisica in particolare, come sottoinsieme di quello più generale della scienza, con la Riforma sta per diventare più scadente perchè non avrà più a sua disposizione lo strumento laboratorio, che ha sempre rappresentato una delle poche attività a forte connotazione formativa. Con questa Riforma l'insegnamento della fisica sarà più inadeguato, perchè la pratica eliminazione del laboratorio da una parte e la poca considerazione che questa disciplina ha nel curricolo dall’altra, ne fanno svanire il senso e il significato. Forse è arrivato il momento di dire le cose come stanno. Possibile che queste due categorie esperte non si siano rese conto che stiamo andando verso la povertà e l'irrilevanza della cultura scientifica dei nostri giovani? Ci chiediamo: che ruolo hanno avuto finora in tutti questi documenti i Direttori Generali e gli Ispettori Ministeriali nelle idee che l’Amministrazione sta perseguendo? Noi pensiamo che a questo proposito essi abbiano delle responsabilità e come “Specialisti ed Esperti” dell’Amministrazione Scolastica hanno potuto operare per influenzare schemi di decreto legislativo che rappresentano “l'estremo saluto” per l’insegnamento della fisica e della chimica. Già adesso, con questa farsa dell'esame di stato svolto da commissioni interne, la serietà delle verifiche non esiste più. Immaginate dopo.

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