sabato 1 gennaio 2005


[1]L’aggressione al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Brutto segnale quando il capo di un qualsiasi governo viene aggredito. Vuol dire che l’intolleranza ha raggiunto valori inaccettabili. Si tratta di un segnale grave, molto grave soprattutto per l’opposizione. Il fatto deplorevole non è solo che il Presidente del Consiglio sia stato aggredito. Il fatto preoccupante riguarda il risultato di questa campagna di delegittimazione reciproca dell’avversario. Questo montare sistematico di odio, di ostilità e di accanimento contro l’avversario Berlusconi è francamente inaccettabile. Equivale a una dichiarazione di incapacità politica dell’opposizione di centrosinistra. Significa che non ci sono proposte politiche adeguate, che c’è una modalità di partecipazione inadeguata, sbagliata e di basso conio. Dialettica e confronto sono il sale della democrazia, mentre rifiuto e mancanza di dialogo sono i difetti delle società senza futuro.
E’ amaro constatare come il livello di civiltà politica in Italia sia caduto così in basso. E non è colpa solo del centrodestra che macina leggi personali e di parte. Lo stesso, per esempio, in modo speculare sta facendo in questi mesi in Spagna il governo del socialista Zapatero. Chi vince una elezione ha il diritto di governare. Ma qui le cose stanno degenerando, perché chi vince fa quello che vuole e più gli piace, infischiandosene del fatto che un po’ meno della metà dei cittadini di quel paese la pensa diversamente. Soprattutto in Italia, dove l’opposizione non è in grado di avanzare una proposta alternativa credibile e verosimile. Vuol dire che siamo in piena crisi istituzionale che delegittima le forze politiche sia di maggioranza, sia di opposizione. E quando le cose raggiungono questi livelli vuol dire che corrono cattivi tempi. Prepariamoci al peggio.
Zeno


[2]Blog sull'aggressore: botta e risposta.

Ho letto il tuo blog sull'aggressione a Berlusconi e francamente mi sono irritata alla massima potenza. Tu dici che quest'aggressione "equivale a una dichiarazione di incapacità politica dell’opposizione di centrosinistra. Significa che non ci sono proposte politiche adeguate..." Ma che centra 'sto discorso? Mica l'hanno aggredito Fassino o Veltroni il tuo amico Berlusconi. Su milioni di italiani, un solo italiano lancia un cavalletto in testa al Premier e la colpa è di tutto il centro sinistra. Ma dai, sù, rimetti a fuoco le tue vedute. Allora perchè, a rigor di logica, non ti sei indignato anni fa contro tutto il centro destra quando a quel poveretto che contestava il Biscione gli hanno infilato la scopa nel didietro?
Poi continui con un'altra dichiarazione ulteriormente irritante perchè suona molto come la scoperta dell'acqua calda: "Dialettica e confronto sono il sale della democrazia, mentre rifiuto e mancanza di dialogo sono i difetti delle società senza futuro." Se non ricordo male, durante i primi anni di governo dell'Ulivo, D'Alema ha speso (o meglio, ha sprecato, a parer mio) due preziosissimi anni con la famosa bicamerale, dove tentava di instaurare un rapporto basato proprio sulla dialettica e sul confronto con i suoi avversari politici. Cosa ha fatto invece il tuo amico Berlusconi a proposito di democrazia? Giusto l'altro ieri si è presentato in una conferenza stampa dichiarando che abolirà la "par condicio" tentando di convincerci che tale decisione scaturisce dal suo innato bisogno di riportare la "democazia" in Italia. Oltre al danno, anche la beffa! “Lo stesso, per esempio, in modo speculare sta facendo in questi mesi in Spagna il governo del socialista Zapatero. Chi vince una elezione ha il diritto di governare. Ma qui le cose stanno degenerando, perché chi vince fa quello che vuole e più gli piace, infischiandosene del fatto che un po’ meno della metà dei cittadini di quel paese la pensa diversamente. ”Fammi capire: sei d'accordo o no sul fatto che chi vince ha il diritto di governare? Oppure se lo fa Zapatero la cosa ti irrita, mentre se lo fa il tuo amico Premier è giusto, anzi doveroso stravolgere addirittura la Costituzione, delegittimare la Magistratura, zittire l'opposizione come sta di fatto avvenendo. L'opposizione in Italia dov'è? Ai telegiornali compaiono solo Berlusconi, Fini, Calderoli, Berlusconi, Bondi, Casini, perfino lo spettro di Bossi,e poi ancora Berlusconi e sempre e solo Berlusconi. Possibile che non ti sei accorto che dai teleschermi Fassino, D'Alema, Castagnetti, Rutelli sono quasi del tutto scomparsi? Metà degli italiani non ha più voce e tu ti indigni perchè un tipo un po' irrascibile gli tira un cavalletto in testa? Ma suvvia! “In Italia, dove l’opposizione non è in grado di avanzare una proposta alternativa credibile e verosimile”. Ma è mai possibile che tu veda le cose sempre così a senso unico? Prova a ricordare qualche "proposta credibile" del centro destra in questi quattro lunghissimi anni. Quali strabilianti iniziative, oltre a quelle prese per risolvere problemi ad personam, hanno caratterizzato questo governo? Hanno governato con arroganza, volgarità, aggressività, insultando chiunque li contraddiceva, sputando veleno su tutti, anche sui vescovi, sulla Chiesa, sul Papa (parole di Bossi and Co.). Ma davvero non ti ricordi più nulla? Loro insultavano e poi facevano le vittime dicendo che l'opposizione spargeva l'odio. Ma per favore! Bè è tutto.
Aleka

[3]Ancora sul blog sull'aggressore.

Premesso che stiamo parlando non solo di un fatto di cronaca ma anche di un fatto politico, cercherò brevemente di approfondire il nesso che intercorre tra azione violenta di un poveretto, incapace di controllarsi, e valenza politica che l’azione produce. Altra premessa necessaria è che stiamo parlando di un’aggressione fisica, non verbale, che avrebbe potuto produrre conseguenze molto più gravi di quelle che in realtà si sono verificate, mica stiamo parlando di lanci di meringhe o di profitterol alla panna! Il problema è se esiste o meno, nel nostro caso, un nesso tra l’azione umana avvenuta sotto l’impulso di un fatto che ha valenza ideologica e il condizionamento politico che l’essere umano, sempre non in grado di controllarsi, subisce a causa di una campagna di demonizzazione contro il politico Berlusconi. Ebbene, io penso che questo nesso esiste, ed è grave. Io sono del parere che da tre anni, la sinistra (o il centrosinistra più l’estrema sinistra) non ha fatto altro che demonizzare l’avversario. Praticamente tutto il lavoro di opposizione dell’intera legislatura si è consumato in uno scontro, quasi sempre violento sul piano verbale, con toni ultimativi di deriva della società italiana, che ha confermato, sempre a mio parere, il vuoto di proposta politica dell’opposizione. In pratica, sotto l’impulso di una pessima strategia politica, dovuta peraltro alla mancanza di una guida autorevole a pieno tempo (ricordiamo che Prodi è stato praticamente assente per tutto il mandato di Presidente della Commissione Europea) e di una eterogenea visione dei problemi politici italiani, l’opposizione ha letteralmente “perduto la testa”. Perché, purtroppo, di questo si tratta. I Fassino, i Rutelli, i Pecoraro Scanio, i Diliberto, i Cento, i Bertinotti, il gruppo Action che ha buttato il letame davanti alla casa di Berlusconi, per non parlare di quell’arcipelago multiforme e colorato della violenza no-global, non hanno fatto altro che criminalizzare la maggioranza dicendo che “con questa maggioranza non era possibile il dialogo”. Lasciamo perdere se ciò risponde a verità. Il problema non è questo, ma è l’interesse nazionale che avrebbe dovuto imporre all’opposizione di fare l’opposizione intelligente, che non significa fare terra bruciata su tutto, ma di trovare quelle poche possibilità di dialogo in Parlamento per migliorare le leggi. Sarà poi il tribunale del voto alla prossime elezioni nazionali che avrebbe decretato se si è lavorato bene o no. Sono, pertanto, dell’avviso che quel poveretto, quando ha dichiarato che ha commesso quel gesto perché odiava Berlusconi, in quel momento ha praticamente confermato la mia ipotesi. E cioè, che è stato uno di quei deboli esaltati che si è fatto condizionare dalla campagna di delegittimazione agli occhi della pubblica opinione della “incapacità” della maggioranza a portare avanti le riforme. Come se la incapacità di una maggioranza si può decidere a tavolino. Ora, nel mentre non esiste in politica un tribunale che possa affermare se una maggioranza ha o meno fatto le cose giuste, l’unico senso da dare alla strategia dell’opposizione, cioè del tanto peggio, tanto meglio, è proprio quello di produrre nei suoi seguaci la sensazione dell’impotenza. Da qui il passo personale degli ossessionati è breve: va direttamente al "conseguente" passaggio a vie di fatto, più sbrigative e concrete, che non a una battaglia politica di opinioni. Tutto qua. Posso sbagliarmi in qualche dettaglio, ma questo penso e questo ho tentato di fare emergere. Sul fatto poi che anche il centrodestra non abbia accettato il confronto in bicamerale con il centrosinistra, vale anche per lei lo stesso ragionamento di prima. C’è un piccolo particolare però che viene trascurato. Che il centrodestra ha, subito dopo, stravinto le elezioni, ha acquisito una maggioranza cosiddetta bulgara che l’Italia non aveva mai visto nei cinquant’anni di Repubblica. Avrà un pur piccolo significato questo fatto, no? Quindi, io non parlerei di “oltre al danno, anche la beffa”, ma di conseguenze stolte della gestione dei governi di centrosinistra successivi a quello di Prodi. E lì, che è necessario andare per comprendere le ragioni della sconfitta dell’attuale opposizione nelle ultime elezioni. E lì che il centrosinistra , con una politica sbagliata e presuntuosa, ha creato le ragioni della sua clamorosa sconfitta. Ed è da lì che deve ripartire, se vuole battere l’avversario. Ma lo vuole veramente battere? Dalla sua strategia si direbbe di no. Berlusconi non si batte certamente con la violenza fisica. Peraltro con uno strumento, il cavalletto di una macchina fotografica, che a lui, il reuccio dell’immagine, ha fruttato il potere. Altro che cavalletti!
Zeno

[4]Non chiedo risposte. Mi accontento che tu rifletta.

Tu scrivi: ”Il problema è se esiste o meno, nel nostro caso, un nesso tra l'azione umana avvenuta sotto l'impulso di un fatto che ha valenza ideologica e il condizionamento politico che l'essere umano, sempre non in grado di controllarsi, subisce a causa di una campagna di demonizzazione contro il
politico Berlusconi. Ebbene, io penso che questo nesso esiste, ed è grave. Io sono del parere che da tre anni, la sinistra (o il centrosinistra più l'estrema sinistra) non ha fatto altro che demonizzare l'avversario. Praticamente tutto il lavoro di opposizione dell'intera legislatura si è consumato in uno scontro, quasi sempre violento sul piano verbale...”
Quello che hai scritto rappresenta quello che percepisci tu, dal tuo punto di vista, cioè dal punto di vista di uno che è tendenzialmente portato a preferire la destra alla sinistra. Ecco, parliamo un attimo della PERCEZIONE. Avevo letto da qualche parte la differenza che c'è tra la realtà e la percezione della realtà. Esempio: una donna innamorata di un uomo percepisce una sua occhiata come una dichiarazione d'amore. Al contrario, una donna che prova antipatia per un uomo percepisce la stessa occhiata come una seccatura. Tu percepisci ogni manifestazione, ogni dichiarazione, ogni atteggiamento della sinistra come un'aggressione violenta. Ma guarda caso ti sei completamente dimenticato di quello che avveniva sui media durante il governo dell'Ulivo da parte del centro destra. Ti ricordi gli insulti al povero ministro Bianco quando ai seggi si erano formate le file? E quando Tremonti, a una domanda di una giornalista di sinistra, ha risposto :"Lei non mi rompa i coglioni "? E quanti altri episodi di aggressioni verbali ha subito Prodi, a partire dal nomignolo "mortadella". Anche loro demonizzavano alla grande tutto ciò che faceva l'Ulivo, non ne lasciavano cadere una, e tu con loro.
I disobbedienti hanno lanciato letame davanti alla casa di Berlusconi? Bossi ha invitato una signora a pulirsi il sedere con la bandiera italiana (ma tu il voto al centro destra gliel' hai dato ugualmente, non ti sei scandalizzato, perchè?). Quanti altri episodi, anche peggio di questi, sono accaduti in questi 4 anni di governo del centro destra. I no global di Agnoletto stavano dormendo quando i poliziotti hanno fatto irruzione e li hanno massacrati di botte (sui muri c'erano schizzi di sangue dappertutto). In questura ad alcuni hanno infilato la testa nella tazza del water, come nelle migliori dittature sudamericane. Cavolo, spiegami perchè non ti sei indignato? Tu percepisci la mancanza di una forte leadership nella sinistra come debolezza. Berlusconi nella sua coalizione comanda come un padrone e ricuce le evidenti incompresnsione fra i suoi con promozioni e posti prestigiosi, concedendo un po' di federalismo qua e un po' di statalismo là. E questo me lo chiami governare un Paese? Quando in Parlamento non gli obbediscono, fa decreti legge a tutto spiano. Ma se le stesse cose le avesse fatte Prodi, apriti cielo! Una forte leadership spesso significa dittatura. E noi verso la dittatura stiamo scivolando dolcemente,inconsapevolmente, col sorriso sulle labbra.
Un'ultima cosa : il centro sinistra ha perso le elezioni perchè Berlusconi ha imbrogliato gli italiani con false promesse, comparendo su tutti i canali TV dai quali poteva parlare indisturbato per ore e ore, senza essere contraddetto, senza essere mai interrotto. I suoi avversari, invece, dovevano confrontarsi in trasmissioni dove c'erano "guastatori" in missione per impedire all'interlocutore di parlare. E tutto finiva sempre in un gran casino. Intanto lui da Vespa o da Costanzo, senza
contradittorio, firmava il "contratto con gli italiani", ipnotizzava con i suoi schemi, imboniva con le sue promesse, garantiva, si impegnava. E ti sei dimenticato dei milioni di "libri" autobiografici che ha spedito nelle case degli italiani? E delle gigantografie col presidente operaio? Chi poteva competere con una pressione pubblicitaria così potente e capillare?
Dai Zeno, ammetti che Berlusconi ha rotto tutti gli schemi perchè è miliardario e può concedersi tutto, anche di fregarsene delle regole e dei principi che in questi cinquant'anni di democrazia tutti avevano sempre rispettato. Lui è sleale, cambia le regole del gioco mentre si sta giocando.
Aleka

[5]Il caso “cavalletto” si è concluso.

Una lettera di scuse e una telefonata di perdono hanno concluso il casus belli tra il giovane scalmanato di sinistra e il Presidente del Consiglio di destra. Fa piacere che chi ha sbagliato abbia chiesto perdono. E nello stesso modo fa piacere che chi ha subito il torto, abbia perdonato. Due gesti di civiltà e di intelligenza. Ma che fatica controllare i nervi! Tanto rumore per nulla? Non credo. Ma chiudiamola qui.
Zeno

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